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Economia

Saldi flop, Confcommercio: "Vendite in calo del 50%"

Il presidente Russo: "Viviamo in una situazione di assenza di iniziative per ricominciare a produrre ricchezza. I pochi soldi a disposizione vengono conservati per fare fronte alle necessità"

"Il problema reale è che l'economia langue". Così Pietro Russo, presidente Confcommercio della Provincia di Napoli, ha commentato l'andamento di ieri, primo giorno di saldi. Nonostante le vendite promozionali autorizzate dalla Regione già dal mese di dicembre, i dati sugli affari in città sono negativi. Rispetto alla stagione dei saldi invernali del 2011 che "già aveva registrato cali nelle vendite", la Confcommercio prevede un'ulteriore diminuzione del giro di affari che potrebbe arrivare a sfiorare il 50 per cento.

"Già con le vendite promozionali di dicembre - ha spiegato Russo - è stato registrato un calo compreso tra il 30 e il 40 per cento e le prospettive dei saldi non sono migliori. Se si prosegue con l'andamento di oggi, la diminuzione degli affari potrebbe toccare quota 50 per cento".

All'origine della crisi delle vendite, secondo Russo, "le pochissime risorse" a disposizione della gente che si trova a dover fare i conti con il pagamento dell'Imu, con i rincari delle tariffe e di quasi tutti i servizi. "Viviamo in una situazione di stallo, di assenza di iniziative per ricominciare a produrre ricchezza e, di conseguenza, i pochi soldi a disposizione vengono conservati per fare fronte alle necessità". Una crisi che, secondo i dati dell'associazione di categoria, nel 2012 ha causato la chiusura di un esercizio commerciale su tre. (Ansa)

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