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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Riforma del catasto: stangata in arrivo per Vomero, Posillipo e centro storico

Saranno riclassificati anche gli edifici che hanno usufruito del superbonus

La riforma del catasto voluta dal governo Draghi dovrebbe portare importanti novità anche a Napoli, con una ridefinizione dei valori che determinano le imposte sugli immobili, dall'Imu alla tassa di successione.

Il nuovo testo della riforma è stato messo a punto per superare i contrasti che avevano rallentato la discussione sulla legge delega in materia fiscale, e dovrebbe approdare alla Camera verso la fine di giugno. Le novità dovrebbero entrare in vigore dal 1 gennaio del 2026.

Che cosa cambierà

Gli attuali estimi catastali risalgono alla fine degli anni '80, e la finalità del Ministero dell'Economia è quella di arrivare ad una "più equa imposizione immobiliare". I valori catastali delle case a Napoli, in particolare, sono particolarmente distanti dai loro corrispettivi di mercato: ci sono immobili di valore nel centro storico o al Vomero o a Posillipo con rendite catastali bassissime, molto più che – ad esempio – in corso Secondigliano o in viale Augusto a Fuorigrotta.

Ad influire su questi valori è, ad oggi, soprattutto il momento in cui un immobile è stato accatastato. Ad esempio gli edifici costruiti negli anni ’90 hanno valori catastali molto elevati. In genere, quindi, gli edifici più recenti in cemento armato dovrebbero ritrovarsi sbalzi meno significativi in fatto di rendita, al contrario di quelli di zone più ricche o turistiche della città. E se la Confederazione imprese e professioni di Napoli stima ad esempio a Chiaia (per una casa di 110 mq) aumenti potenziali di Imu del 30%, addirittura Uil arriva a parlare di un 75% in più, e l'Unione Giovani Commercialisti del 100/150% in più.

I valori catastali andranno aggiornati anche al contesto attuale, tra quartieri peggiorati col tempo o svalutatisi e altri che hanno usufruito o stanno per usufruire di importanti opere infrastrutturali, come su tutte l'arrivo della Linea 1 della Metropolitana.

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L'emersione delle "case fantasma" e la riclassificazione

Un altro obiettivo del governo, oltre l'equità fiscale, è l'emersione degli immobili "fantasma", cioè mai iscritti al catasto e quindi abusivi. Avverrà attraverso rilievi aerei o con Google maps. A Napoli si stima possano essere decine e decine di migliaia, quasi certamente numeri da primato nel paese.

Vanno poi riclassificati - balzando in avanti in fatto di valore catastale - gli immobili che sono stati sottoposti ad opere di riqualificazione, come ad esempio quelli che hanno usufruito del superbonus.

La criticità del sistema

Il Catasto italiano risale addirittura al 1939. Le revisioni successive non hanno modificato l’impianto di fondo di un sistema che oramai ha quindi quasi un secolo, ed il progetto di riforma in cantiere punta proprio a sanare questa situazione. Le criticità sono note oramai da tempo, in particolare la necessità di una generale rideterminazione delle rendite e di stabilire un meccanismo per cui, ogni determinato numero di anni, esse possano essere aggiornate.

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