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Economia

Nasce a Napoli REpop, il primo cavatappi ecosostenibile

L'idea nasce dall’ingegno di un gruppo di napoletani provenienti da diversi settori

E' dall’ingegno di un gruppo di napoletani provenienti da diversi settori che nasce il REpop, un cavatappi pensato e costruito interamente nel pieno rispetto della natura. Realizzato da abili mani di artigiani locali, in legno a km zero, originario di potature ed un 5% di metallo.

“Tutto nacque 10 anni fa; si aveva già chiara l’idea di fondo e la sua commercializzazione, ma è rimasto un sogno nel cassetto”, racconta Michele, uno dei fautori del REpop, sino a quando il gruppo di amici, esperti nel campo della giurispurdenza, del marketing e dell’imprenditoria, decidono di lanciarsi sul mercato, dando piena realizzazione alla loro idea.

In un mercato crescente di vino biologico, rispettoso della natura e della madre terra “ci sembrava opportuno realizzare uno strumento eco-sostenibile nei materiali e che abbracciasse la Green Economy, completamente riciclabile”.

Semplicità che si traduce anche nell’utilizzo del REpop: difatti basta inserire le sbarrette di metallo tra il tappo e la bottiglia, spingerlo verso il basso ed infine ruotare e svitare.

Nonostante le prime difficoltà nel concepimento, con innumerevoli prototipi, il REpop sbarca sul mercato italianointernazionale, trovando i primi consensi in Olanda e Belgio. Particolamente apprezzato dal settore dell’artigianato sostenibile, in poco tempo conquista il web attraverso la piattaforma social di Instagram: gli appassionati di vino cominciano a richiederne personalizzazioni con incisioni.

Oggi il REpop è protetto da brevetti nazionali ed europei con marchio registrato “perché crediamo nel futuro di un artigianato Made in Italy ed ecosostenibile”.

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