Reddito di Inclusione, il 47% dei nuclei beneficiari tra Campania e Sicilia
I dati diffusi dall'Osservatorio statistico dell'Inps sul ReI nel periodo da gennaio a settembre 2018
Il 47% dei nuclei beneficiari del Reddito di Inclusione, che rappresentano oltre il 51% delle persone coinvolte, risiedono in sole due regioni: Campania e Sicilia; a seguire Calabria, Lazio, Lombardia e Puglia coprono un ulteriore 28% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte. Questi i dati diffusi dall'Osservatorio statistico dell'Inps sul ReI nel periodo da gennaio a settembre 2018.
Nello stesso periodo dell'anno sono stati erogati benefici economici a 379 mila nuclei familiari coinvolgendo più di 1 milione di persone. La maggior parte dei benefici vengono erogati nelle regioni del sud (69%) con interessamento del 72% delle persone coinvolte.
Il tasso di inclusione del ReI, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10.000 abitanti, risulta nel periodo considerato a livello nazionale pari a 184; raggiunge i valori più alti nelle regioni Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente pari a 540, 517, 389) ed i valori minimi in Friuli Venezia Giulia ed in Trentino Alto Adige (pari in entrambi i casi a 23). Il 10% dei nuclei percettori di ReI risulta extracomunitario, per cittadinanza del richiedente la prestazione, e di questi si evidenzia un’incidenza del 30% nelle regioni del Nord.
Nel mese di luglio 2018 si registra un incremento dei “nuovi” nuclei beneficiari di ReI del 76% rispetto al mese di giugno; le decorrenti nel periodo luglio-settembre 2018 sono 101 mila, di cui il 43% è imputabile a nuclei senza il possesso dei requisiti familiari precedentemente richiesti ai fini della concessione del beneficio.
L’importo medio mensile erogato nel periodo gennaio-settembre 2018, pari a 305 euro, risulta variabile a livello territoriale, con un range che va da 239 euro per i beneficiari della Valle d'Aosta a 336 euro per la Campania. Complessivamente le regioni del Sud hanno un valore medio del beneficio più alto di quelle del Nord pari a 53 euro (+20%) e del Centro pari a 37 euro (+13%).
L’importo medio varia sensibilmente, per costruzione della misura, per numero dei componenti il nucleo familiare, passando da 177 euro per i nuclei monocomponenti a 433 euro per i nuclei con 6 o più componenti.
COME FUNZIONA IL REI
Il Reddito di inclusione (ReI) è una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica. Dal 1° gennaio 2018 il ReI ha sostituito un'altra misura di contrasto alla povertà, il SIA (Sostegno per l'inclusione attiva).
Il ReI si compone di due parti:
- un beneficio economico, erogato mensilmente
- un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.
Il nucleo beneficiario deve soddisfare requisiti reddituali, di cittadinanza e residenza, di compatibilità e, fino al 1° luglio 2018, anche requisiti familiari: presenza di un minorenne, di una persona disabile, di una donna in gravidanza, di un disoccupato ultra 55enne. Dal 1° luglio 2018 con l’abrogazione dei requisiti familiari, la misura ha assunto pieno carattere di "universalità".