Mobilità e qualità aria, a Napoli tracollo del trasporto pubblico: -32% di utenti in 10 anni
Mentre non ci sono stati significative diminuzioni dell'inquinamento atmosferico, è drastica la diminuzione di utenti del Tpl
Presentato oggi a Roma il rapporto “MobilitAria - Qualità dell'aria e politiche di mobilità nelle 14 grandi città italiane 2006 – 2016”: il numero dei superamenti di particolato atmosferico e biossido di azoto resta alto nonostante una diminuzione di valori assoluti.
Tra le città prese in considerazione – dal Gruppo di Lavoro "Mobilità sostenibile" di Kyoto Club e dall'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA) – anche Napoli. Col capoluogo partenopeo Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia.
Per quanto riguarda il biossido di azoto la situazione partenopea è migliore che in passato, sebbene al di sotto del 20%. Nei diversi anni molti comunque i superamenti, a Napoli come soprattutto a Roma, Milano, Torino, Firenze, Genova e Catania.
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Non diminuiscono le concentrazioni di particolato atmosferico pm10 (molto in diminuzione invece a Torino, Genova, Firenze e Roma), mentre sono vistose le diminuzioni di pm2,5, a Napoli al -43%. Seguono Bologna (-43%), Roma (-38%) e Cagliari (-36%).
C'è un particolare emerso dal rapporto, però, che risulta particolarmente negativo per Napoli. Si tratta dei sempre meno utenti del Trasporto Pubblico Locale, diminuiti del 32% negli ultimi anni. Secondo il gruppo di ricerca, si tratta di conseguenze dei tagli dovuti alla Finanziaria del 2010.
Infine, aumentano le Zone a Traffico Limitato in molte città, tra le quali proprio Napoli.