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Mezzogiorno, servizi per bambini e anziani: la cooperazione è al lavoro

Il Formez, incaricato di assistere l'Autorità di gestione per il Programma nazionale Servizi di cura all'infanzia e agli anziani, convoca a Pozzuoli le parti sociali.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Continuano i lavori verso la progettazione dei Piani di intervento del Programma nazionale Servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti. Confcooperative Campania parteciperà, attraverso i suoi referenti di settore, all'incontro tematico indetto a Pozzuoli dal Formez, incaricato dal Consiglio dei ministri di assistere l'Autorità di gestione. La due giorni (25 e 26 settembre) prevede un ampio focus sugli obiettivi del Pac (Piano di azione e coesione) e la formazione sulla progettazione, oltre a sessioni di lavoro con i singoli ambiti per il monitoraggio sullo stato di avanzamento dei Piani di zona. Tutto questo non senza un'analisi mirata dei fabbisogni e la mappatura delle criticità.

Il lavoro di Confcooperative Campania

Il Programma rientra nel Piano di azione e coesione avviato nel 2011 d'intesa con la Commissione europea per accelerare l'attuazione di programmi -cofinanziati dall'Europa - tesi a ridurre la disparità tra i territori. Ha una durata di tre anni (2013-2015) e la cabina di regia è del ministero dell'Interno.

Esso mira in via generale a sgravare le famiglie da una serie di limiti e pesi e a tessere una rete di pratiche socio-sanitarie virtuose.

I beneficiari naturali del programma saranno i comuni perché direttamente responsabili dell'erogazione dei servizi sul territorio. Essi potranno avere accesso alle risorse una volta soddisfatti i requisiti organizzativi e progettuali richiesti dai piani territoriali di riparto.

I servizi riguarderanno l'infanzia (0-3 anni) e gli anziani non autosufficienti (over 65), fasce deboli che nelle regioni del Mezzogiorno si scontrano con gravi mancanze. Le attese riguardano la messa a sistema di asili nido, di una rete assistenziale domiciliare e dell'aumento di servizi residenziali e semiresidenziali.

La dotazione finanziaria è di 730 milioni, di cui 400 per i servizi di cura all'infanzia e 330 agli anziani non autosufficienti).

Le risorse saranno ripartite secondo Piani regionali di intervento.

I numeri

La manovra coinvolge, nelle regioni interessate, 1118 cooperative, 20.600 soci, 18.050 occupati e un fatturato aggregato di 928 milioni di euro.

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