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"Lucky Ladies", Carla: "Gomorra è un mostro mediatico, Napoli è altro"

"Lucky Ladies è leggerezza che galleggia sulla superficie di qualcosa di profondamente serio. Siamo donne intelligenti, preparate, concrete"

"Lucky ladies" è il reality in onda su Fox Life, che vede come protagoniste le donne dell'alta borghesia napoletana alle prese con la propria quotidianità. Si tratta di affermate professioniste che raccontano il proprio stile di vita eccentrico e alla moda tra lusso, party esclusivi e viaggi da sogno. Ma non mancano anche i momenti di riflessione e di analisi delle problematiche che attanagliano le loro vite, tra matrimoni falliti, incomprensioni e problemi di salute.

NapoliToday ha intervistato Carla Travierso, una delle protagoniste del reality.

Su Fox Life è andata in onda la prima puntata di Lucky Ladies, cosa hai provato nel rivederti?
La prima puntata l'ho vista a casa di Francesca Frendo con le altre Ladies e con 70 amici accanto. Questa è stata la mia, la nostra emozione. Il sostegno dei nostri amici. Al momento della visione non ho provato emozioni, gia' vissute ampiamente durante le prime riprese ma ho riso tantissimo. Stasera con pochi amici l'ho rivisto. È' divertente ai limiti della comicità. Come creativa pensavo già alle nostre imitazioni mentre dispensiamo pillole di "saggezza".

Che riscontri hai percepito dopo la messa in onda del programma?
Il giorno successivo i riscontri che ho percepito sono stati quelli sui social. Una valanga di commenti, alcuni ironici, molti divertenti,altri gratuitamente offensivi. Da pignola quale sono ho trascorso molte ore a rispondere a coloro che ritenevo particolarmente livorosi. Accetto qualsiasi critica e commento ma nell'equilibrio, nella gentilezza e soprattutto nell'educazione. Ho molti difetti ma quei pochi pregi che ho come i sopracitati ed il profondo rispetto delle scelte altrui mi fanno "amare" da tutti coloro che entrano nella mia orbita. Sembra autorefenziale ma non lo e', chi mi conosce mi ama.

Ci racconti un po' chi è Carla, il suo lavoro, le sue passioni...
Carla e' una donna libera , che non può essere carcerata in una striminzita categoria sociale e che si diverte ad osservare tutto dall'alto della sua testa tra le nuvole. Le cose che non mi interessano le vivo in terza persona e questo mi protegge da inutili sofferenze; le passioni invece le vivo in toto fino all'abnegazione, i cavalli, gli affetti, l'arte sono le mie passioni. I cavalli mi mettono in pace con i miei pensieri negativi e con le ansie, gli affetti sono le certezze che non potrei mai deludere e l'arte rappresenta il mio lato speculativo. 

Come è nata l'occasione di partecipare al format, chi ti ha contattata e quali sono le indicazioni ricevute?
Sono stata contattata dalla Fremantle più di un anno fa, segnalata dal mio caro amico fotografo Salvio Parisi. Alla prima telefonata lasciai il contatto di Annalaura Di Luggo così come quello di molte altre donne napoletane, non avevo nessuna intenzione di parteciparvi. Provino dopo provino il range si restringeva sempre di più fino a comprendermi nella rosa finale. A convincermi definitivamente il mio ex tornato di proposito dall'estero. E così e' cominciata questa inaspettata avventura.

Hai accettato subito o c'è stata qualche remora, anche per l'infortunio alla gamba di cui si parla nella prima puntata?
L'incidente della gamba e' avvenuto 4 mesi prima, ho trascorso quindi molto tempo tra grucce e riabilitazione ma, a febbraio ero in piedi pronta per girare il primo ciak. Mantenere la riservatezza era l'indicazione.

Con le altre partecipanti del reality siete davvero amiche e sono cambiati i vostri rapporti dopo le registrazioni di Lucky Ladies?
Con alcune c'è profonda amicizia con altre un po' meno ma la mia lealtà e' nei confronti di tutte. Questa esperienza naturalmente ha cementato le nostre amicizie, sono nate anche delle sinergie lavorative tra noi e dopo il reality è rimasta una chat comune dove continuiamo a scriverci per ogni problema, idea o appuntamento. 

La docu-fiction ritrae un'immagine di Napoli sfarzosa e sfavillante, molto distante ad esempio da Gomorra. Cosa ne pensi al riguardo e qual è secondo te la vera essenza della città?
Gomorra è un mostro mediatico da abbattere, falsa l'immagine di Napoli perché è l'unico aspetto proposto di questa città che ne ha mille di volti. Per me Napoli è come l'opera "Dark Brother" di Anish Kapoor ( museo Madre di Napoli consiglio la visita): luce ed ombra, negativo e positivo, maschile e femminile, materiale ed immateriale, interno ed esterno, pieno e vuoto, concavo e convesso, lucido e opaco, liscio e ruvido, naturale ed artificiale, rigido e morbido, solido e liquido, in definitiva ordine e disordine. Energie opposte, antitesi che intraprendono relazioni, si dividono, si fondono e si confondono. E' questa la mia visione di Napoli. Lucky Ladies e' quindi l'immagine opposta di Gomorra. E' leggerezza ma che galleggia sulla superficie di qualcosa di profondamente serio. Noi siamo donne intelligenti, preparate, concrete perché non offrire al tritacarne mediatico quello che a loro serve per fare audience? In fondo a noi la vita non cambia se per tre mesi parodiamo gli eccessi della LUCKYCLASS che rappresentiamo con grande autoironia. 

Cosa rispondi a chi critica il programma definendolo "superficiale"?
Chi critica il programma definendolo superficiale non ha capito il senso di Lucky Ladies, lo invito vivamente a spegnere la TV e ad approfondire temi tipo la tragedia dell'anima leggendo Tolstoj. Tra l'altro la scelta di parlare napoletano nel reality è stata fatta di proposito, perché fino a 150 anni fa nel Regno di Napoli si parlava napoletano, mentre oggi è diventato sinonimo di subcultura.

Ci dai qualche anticipazione su cosa vedremo nelle prossime puntate?
Il problema dell'unghia rotta, la febbre della colf, la toelettatura del cane se non ricordo male. Ma forse la Fox ci salverà eliminando l'audio.

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