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Economia San gennaro vesuviano / Via Ferrovia

Una nuova salumeria-ristorante tra "buatte di Pummarola" e ragù pippiato

"Le cose buone di Nannina" è il nuovo locale di Pietro Parisi. L'80% dei prodotti proposti provengono dal territorio e sono stati trasformati da piccoli artigiani

Le cose buone di Nannina è una nuova salumeria osteria, un luogo che riallaccia i fili della memoria ed è frutto della volontà di Pietro Parisi. Lo chef contadino di Palma Campania ritorna nel paese della sua infanzia, San Gennaro Vesuviano in via Ferrovia 2, dove sua nonna Nannina gli preparava merende genuine.

L’80% dei prodotti proposti provengono dal territorio e sono stati trasformati da piccoli artigiani, lontani dalle logiche industriali, recuperando ricette e tecniche tradizionali come le “buatte di Pummarola” fatte a mano, il ragù pippiato con vitella beneventana, i fagioli cotti al fiasco. Non mancano i prodotti provenienti da importanti progetti sociali: dalla Comunità di San Patrignano, dal progetto Libera Terra contro le mafie. Anche il caffè proposto in tazza proviene da un progetto sociale importante: è il Caffè Lazzarelle fatto dalla cooperativa delle detenute della Casa circondariale femminile di Pozzuoli.

La dispensa de Le Cose buone di Nannina propone conserve e marmellate, mostarde, legumi secchi, i famosi boccaccielli di Pietro Parisi, Latte Nobile con i suoi derivati e tanti prodotti Presidio Slow Food. La pasta è da grani rigorosamente italiani: quella di Gragnano Igp attraverso le selezioni di Pastificio dei Campi, e quella a chilometro zero di Senatore Cappelli il cui grano viene coltivato dal Consorzio FAI – Formicoso Alta Irpinia ai confini con la Puglia in maniera naturale, senza contaminazioni nè sofisticazioni. Una dedizione particolare è dedicata all’offerta pane con pane cafone cotto a fascina, fatto con farine di qualità ed anche integrali. L’idea è quella di offrire merende semplici e sane, di grandissimo sapore con il prosciutto cotto artigianale, la bresaola di bufala, ma anche il più semplice “pane e pomodoro”.

Anche i dolci sono preparati con ingredienti locali e secondo ricette tradizionali: cornetti con marmellata di gelsi o albicocche varietà pellecchielle del Vesuvio o millefoglie con ciliegie di Bracigliano Alla salumeria si affianca la cucina con la proposta di cibi cotti da consumare sul posto o da asporto: all’ora del pranzo ad esempio il menu è casalingo e segue le stagioni con grandi classici napoletani come il gattò di patate, il sartù di riso, gli gnocchi, le polpette al sugo, la parmigiana di melanzane o i friarielli saltati in padella con le salsicce.

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