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Economia

Incontro degli architetti napoletani per l’area Nolana e Vesuviana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

L'urbanistica, la casa e la gestione delle emergenze territoriali, al centro dell'incontro promosso dall'Ordine degli Architetti di Napoli e provincia che si terrà giovedì a Nola, alle ore 17, presso il palazzo arcivescovile.

La grande mobilitazione degli architetti napoletani, con incontri itineranti, sul tema delle nuove opportunità di sviluppo dei territori e delle aree urbane, riguarderà l'area nolana e vesuviana, dove si concentrano grandi potenzialità e preoccupanti fattori di crisi.

"Gli architetti svolgeranno il loro ruolo strategico per contribuire al riequilibrio del territorio, alla sua tutela e ad una corretta gestione dello sviluppo sostenibile - ha spiegato il presidente dell'Ordine, Gennaro Polichetti - collaborando con le pubbliche amministrazioni e le categorie produttive, per invertire le linee di sviluppo territoriale che non sempre hanno coniugato tutela e valorizzazione delle risorse e delle potenzialità".

Le aree tematiche del workshop dedicato all'area nolana e vesuviana, sono coordinate dal professore di urbanistica, Vincenzo Meo e da Pio Crispino, vicepresidente dell'Ordine degli architetti di Napoli e Provincia.

I punti salienti del documento elaborato dagli architetti dell'area nolana‐vesuviana per l'incontro di giovedi 7 marzo sono i seguenti: a) Legge per l' architettura: Governo del territorio che deve coinvolgere gli urbanisti, gli architetti e i costruttori; b) Introduzione dei concorsi di architettura in due fasi per tutti i progetti di trasformazione urbana; c) Azione tendente ad uniformare e semplificare tutte le procedure di carattere amministrativo che riguardano l'attività professionale: chiarezza, trasparenza e solidarietà; d) Il ruolo dell' architetto nelle istituzioni; e) Rilettura e sensibilizzazione delle norme di deontologia professionale; f) Formazione continua e azioni concrete per iniziare i giovani architetti all' attività professionale; g) Azioni volte a coinvolgere capitali privati nel processo di trasformazione e conservazione del costruito.

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