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I finanziamenti alla famiglia per l’acquisto dell’abitazione

Nei primi sette mesi del 2012 le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 19.832 milioni di euro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Nei primi sette mesi del 2012 le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l'acquisto dell'abitazione per 19.832 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo del 2011 si registra dunque una contrazione delle erogazioni del -47% per un controvalore di oltre 17.600 mln di euro (dati statistici Banca d'Italia). L'andamento delle erogazioni, in raffronto ai mesi precedenti, conferma la tendenza alla contrazione già rilevata nel corso del 2012 e consolida così il trend ribassista iniziato nel giugno del 2011 e rafforzatosi con il trascorrere dei mesi. Oltre che dalla sfavorevole congiuntura socio economica che sta caratterizzando l'Area Euro, è da tenere in considerazione che i volumi erogati sono in parte influenzati anche dal rallentamento delle operazioni di sostituzione e surroga che, con gli attuali indicatori e spread, non risultano sempre convenienti. Quest'ultime operazioni, secondo l'Ufficio Studi Tecnocasa, hanno rappresentano nel primo semestre 2012 poco più dell'1% dei volumi erogati.

 

Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui, in Italia registriamo un calo dello stock che passa dai 317.871 mln di euro del quarto trimestre del 2011 ai 296.973 mln di euro del primo trimestre del 2012, con un calo dunque nell'ordine del -6,57%. L'ultima contrazione registrata in precedenza è stata quella che ha caratterizzato il passaggio tra il primo e il secondo trimestre nel 2008. In quell'occasione, dopo il calo trimestrale, i volumi dello stock mutui hanno poi ripreso ad aumentare fino a raggiungere il volume record di 317.871 milioni di euro proprio nel quarto trimestre 2011.

 

Le tensioni che si sono innescate nell'agosto dello scorso anno sui debiti di alcune nazioni dell'Area Euro, tra cui l'Italia, hanno spinto la Banca Centrale Europea a ritoccare più volte al ribasso il Tasso di Riferimento BCE. Gli interventi da parte di quest'ultima hanno avuto inizio a partire dal novembre 2011 con un taglio di -25bps, per ripetersi nel successivo mese di dicembre 2011 con altri -25bps, e si sono, per ora, conclusi lo scorso mese di luglio 2012 con ancora -25bps. In meno di nove mesi, l'indice è stato così dimezzato allo scopo di ridare fiato all'economia del vecchio continente. Come di consueto il tasso Euribor (3 mesi) ha seguito la tendenza degli interventi della BCE: dai massimi degli ultimi due anni, 1,60% nel luglio 2011, ha iniziato una parabola discendente che lo ha portato rapidamente alla sua quotazione minima di sempre proprio durante lo scorso mese di agosto 2012 quando ha fatto registrare una quotazione di 0,33%. L'Eurirs (20 anni) ha iniziato una nuova fase ribassista nel mese di aprile 2011, allora l'indice quotava 4,05%, arrivando a scendere al suo minimo nel giugno 2012 quando ha fatto registrare una quotazione di 2,13%. Da segnalare che, contrariamente all'Euribor, l'Eurirs negli ultimi due mesi rilevati ha fatto registrare un piccolo rimbalzo al rialzo passando a quotare 2,25% di media nel mese di agosto 2012.

 

L'evoluzione del mercato del credito alle famiglie nei primi mesi del 2012 rimane condizionato dall'andamento della situazione economico-finanziaria mondiale. In forte calo la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane (-44% nei primi otto mesi dell'anno secondo fonte Crif).

 

Durante questi primi mesi del 2012 il mercato dei mutui alla famiglia ha privilegiato l'accesso al credito a mutuatari di età media. La surroga o portabilità, agli attuali livelli di spread, non è più economicamente conveniente per il cliente e viene considerata più rischiosa dagli istituti di credito; per questi motivi è meno praticata rispetto al recente passato. Indubbiamente la situazione lavorativa è fondamentale. La stabilità del posto di lavoro è un elemento chiave che può essere compensato solo da redditi familiari medio alti. Anche il coinvolgimento di un coniuge, un genitore o in ogni caso di un parente di primo grado nell'operazione è tenuto in considerazione nella valutazione del credito. Infine l'apporto personale: maggiore è il capitale che viene apportato all'operazione dai richiedenti più interessante diventa la prospettiva in quanto i richiedenti vengono maggiormente responsabilizzati nel far fronte al debito che si stanno assumendo. Ogni richiesta è valutata nella sua complessità.

 

La domanda di credito è stata e sarà condizionata sia dal clima di fiducia dei consumatori, oggi ai minimi, sia dal mercato del lavoro nelle sue componenti di occupazione e reddito. L'offerta bancaria sarà condizionata sia dal costo del funding, sia dall'andamento del sistema «Paese Italia». A fronte di quanto appena illustrato per capire quale andamento aspettarsi per il futuro prossimo è bene specificare che molto dipenderà dalle decisione strategiche che verranno intraprese in sede europea a supporto dell'economia dell'Area Euro. Per i prossimi mesi si prevede un andamento in linea con quanto rilevato nei primi mesi di quest'anno, con un lieve incremento nella fase finale dell'anno e durante i primi mesi del 2013.

Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA

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