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Rifiuti, la Finanziaria introduce l'eco-tax in Campania

Lo scopo è favorire l'introito di risorse nelle casse regionali e promuovere il recupero di energia dai rifiuti, oltre a spingere i comuni a incentivare una minore produzione e una maggiore raccolta differenziata

L'eco-tax approda anche in Campania. Il provvedimento viene introdotto e disciplinato nella Finanziaria 2010 giunta all'esame della Commissione Bilancio del Consiglio regionale campano. Si tratta di un tributo speciale per lo smaltimento dei rifiuti solidi già previsto dalla Finanziaria nazionale del 1996 ma mai applicato nella regione, che aveva bisogno di una legge regionale mai varata, e che è a carico dei gestori di impianti delle discariche o di incenerimento.

Lo scopo: favorire l'introito di risorse nelle casse regionali e promuovere il recupero di energia dai rifiuti, oltre a spingere i comuni a incentivare una minore produzione di rifiuti e una maggiore raccolta differenziata.

In Campania il balzello dovrebbe riguardare la gestione degli impianti e chi si occupa dello smaltimento dei rifiuti (enti locali o privati), dunque discariche, impianti Stir e il termovalorizzatore di Acerra con tariffe che sono maggiormente punitive per chi sversa rifiuti speciali non trattati o non differenziati.

In particolare la tariffa del tributo viene calcolata sulla base della tipologia dei rifiuti come segue: 0,0027 euro a kg per i rifiuti speciali non pericolosi di provenienza estrattiva e 0.0054 euro a Kg per i rifiuti speciali pericolosi, compresi gli inerti; 0.01 euro a Kg per gli altri rifiuti speciali non pericolosi e 0,025 per rifiuti urbani speciali assimilabili agli urbani; 0,00103 euro a Kg per i rifiuti urbani speciali provenienti da raccolta differenziata all'origine e 0,0052 a kg per i rifiuti urbani e speciali assimilabili conferiti in discarica dopo essere stati sottoposti a trattamento. In materia - come ha chiarito una sentenza della Cassazione - il varo della legge regionale è presupposto per l'applicazione della legge nazionale.

La misura, come tutta la Finanziaria, dovrà essere approvata dal Consiglio regionale.

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