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Economia

Cartelle esattoriali: da Napoli una soluzione per salvare contribuenti e Fisco

No al condono fiscale, ma la pioggia di cartelle esattoriali prevista per settembre rischia di distruggere quello che si è salvato dal lockdown

Se a settembre pioveranno a dirotto le cartelle esattoriali per i circa 8,5 milioni di ruoli da notificare, la stragrande maggioranza dei contribuenti - a Napoli come nel resto d'Italia - non avrà certamente i fondi necessari per fare fronte ai debiti scaduti.

Evitare l'ecatombe di contribuenti senza ricorrere al condono fiscale però è possibile, come dimostra un team di esperti napoletani in materia fiscale e tributaria, coordinato da Ezio Stellato e Daniele D’Ambrosio, che avanza una proposta tanto semplice quanto efficace al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini.

In pratica - spiega il team di fiscalisti partenopei - è sufficiente un emendamento che stabilisca che a partire da settembre tutte le cartelle siano notificate già in forma dilazionata al massimo (72 rate), in 6 anni, senza la necessità di presentare alcuna documentazione tranne che per i casi “più gravi”, per cui potrebbe essere prevista una dilazione in 120 rate previa presentazione di apposita domanda corredata di documentazione.

La rateazione agirebbe come ammortizzatore sociale, consentendo ai contribuenti di accantonare le risorse necessarie a coprire i debiti maturati in periodo CoVid e al tempo stesso non costituirebbe assolutamente uno scivolo per gli evasori. Inoltre eviterebbe un sovraccarico di utenza sugli uffici fiscali in ottica anti-CoVid.

"L'ottenimento del piano di dilazione di default, senza necessità di presentare la documentazione - spiegano Stellato e D'Ambrosio - consentirebbe inoltre una deburocratizzazione del procedimento di riscossione con notevole risparmio per la Riscossione che non si troverà, come spesso capita, a dover organizzare task force di personale (quindi costi extra) per la gestione di un evento straordinario con ingenti presenze di contribuenti agli sportelli". 

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