Asl Napoli 2 Nord a rischio crac: debiti per un problema burocratico

Un buco di 120 milioni di euro. Ecco cosa risulta nelle casse dell’attuale Asl Napoli 2 Nord. A questa appartengono i cittadini di Acerra e Casandrino da oltre un anno ormai, ma la Regione non si è adeguata e i soldi dell’assistenza sanitaria per questi pazienti finiscono altrove, precisamente nell’attuale Asl 3 Napoli Sud.

Nasce così il contenzioso tra due aziende locali. Alla base dunque c’è il mancato trasferimento della quote di riparto destinate all’assistenza medica diretta e indiretta per i pazienti di Acerra e Casandrino che spetta annualmente all’Asl Napoli 2 Nord, azienda che si estende su 33 comuni e che è nata dalla fusione delle precedenti aziende sanitarie locali Napoli 2 e Napoli 3.

Ma per l’Asl fregrea guidata dal commissario straordinario Francesco Rocca, i debiti sono enormi. Secondo le stime dei sindacati, per il 31 dicembre si arriverà addirittura a una cifra maggiore, 150 milioni di euro. Un problema, da come si è capito, di natura esclusivamente burocratica.

E a rischio sono i servizi erogati: i conti in rosso potrebbero infatti causare il blocco totale delle forniture per eccessiva esposizione debitoria. Per la sola spesa farmaceutica, ad esempio, il mancato trasferimento dei fondi per Acerra e Casandrino vale 25 milioni di euro. A rischio anche gli stipendi, come è avvenuto pochi mesi fa per l’Asl Napoli 1 Centro, tra le aziende sanitarie più indebitate d’Italia.

La situazione delicata è finita ora sul tavolo del governatore della Campania Stefano Caldoro in attesa di soluzioni urgenti. Intanto i rappresentanti delle varie sigle sindacali che danno voce ai dipendenti dell’Asl in questione hanno chiesto la convocazione immediata di un tavolo di confronto con la Regione e con il commissario straordinario Rocca, allo scopo di scongiurare la sempre più probabile paralisi delle forniture medico-sanitarie.