Ctp al collasso, i sindacati: "Sull'orlo del baratro perché vogliono privatizzarla"

Per Ctp è il momento più critico della sua storia. Una storia, quella dell'azienda di trasporti campana, che addirittura è iniziata nel 1881. Senza carburante, senza pezzi di ricambio, la compagnia non è in grado di coprire le usuali aree extraurbane ed urbane. Protestano i pendolari, come protestano i dipendenti.

I sindacati denunciano uno stallo che non è stato interrotto neanche dall'insediamento dei nuovi manager e dall'utilizzo di ammortizzatori sociali nei riguardi delle maestranze. "Le dinamiche che si stanno creando dentro Ctp – denuncia inoltre Usb Trasporti Campania – sono le stesse che hanno portato, sotto un pesante effetto domino, quasi tutte le aziende di trasporto, locali e nazionali, sull'orlo del baratro".

L'idea che porta avanti l'Usb è che l'obiettivo di questi processi sia portare le società al fallimento per poi "salvarle" attraverso privatizzazioni. "Un gigantesco inganno", secondo la sigla sindacale, che si dice pronta ad una "tenace e decisa campagna mediatica e una mobilitazione nazionale per chiedere, unitamente ai cittadini-utenti il rilancio e la difesa del tpl, ripristinando i flussi finanziari e chiedendo alla politica e al Governo di farsi carico del tpl".

"Per questo motivo – conclude il sindacato – lanciamo la campagna #SAVETPL che vedrà due primi appuntamenti importanti: giovedi' 25 febbraio ore 10.00 presidio Rai Napoli per chiedere maggiore informazione e sensibilità sulle tematiche del trasporto pubblico; venerdì 4 marzo ore 16.00 sala multimediale Nugnes di via Verdi, Convegno pubblico sul Tpl, in occasione del quale sarà lanciata l'iniziativa".