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Economia Arzano

Ctp, Eni chiude le tubature: bus fermi in deposito senza gas

Sempre più in rosso le casse dell'azienda pubblica dei trasporti. Domani l'80 percento dei suoi veicoli rischia di rimanere fermo ad Arzano. Alla partecipata NaMet 20 lavoratori a rischio, mentre da Palazzo Santa Lucia tutto tace

La NaMet, partecipata dell'azienda pubblica napoletana dei trasporti Ctp oggi si è fermata. Responsabile della manutenzione e dell'erogazione di carburante nei bus, da 11 mesi non riceve da Ctp le spettanze dovute. Stamattina la svolta, in negativo, della situazione: non potendo pagare le forniture di metano, l'Eni le ha interrotto le tubature.

Si tratta di una situazione particolarmente difficile. Il rischio è che domani quasi tutti i bus Ctp restino in deposito ad Arzano, dato che circa l'80 percento di essi va a metano. Non solo. Anche la stazione di servizio che NaMet gestiva e attraverso la quale riusciva a recuperare liquidità, è ora impossibilitata a funzionare. Col risultato che, presto, i circa 20 lavoratori dell'azienda potrebbero ritrovarsi senza stipendio.

Ctp – come del resto Eav – non riesce ad uscire dalla crisi in cui è da tempo sprofondata. Soltanto pochissimi mesi ha ricevuto fondi dalla Città Metropolitana per 13 milioni, ma si tratta di una cifra utile soltanto a tamponare il dissesto crescente. Dalla Regione intanto – che pure sarebbe dovuta intervenire – tutto tace.

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