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La vertenza / Giugliano in campania

Crisi Leonardo di Giugliano: domani i lavoratori protesteranno davanti al Consiglio regionale

Previsto anche un tavolo in Città metropolitana

Oggi pomeriggio, nella sede della giunta della Città Metropolitana di Napoli, il sindaco Gaetano Manfredi e i primi cittadini di Quarto, Antonio Sabino, e di Giugliano, Nicola Pirozzi, hanno incontrato le segreterie di Cgil, Csil e Uil, i rappresentanti dei sindacati di categoria Fiom, Fim e Uilm e le Rsu del sito Leonardo di Giugliano in Campania. "È necessario - ha detto Crescenzo Auriemma, segretario generale Uilm Campania - che Leonardo continui a investire in Campania, partendo proprio dall'insediamento produttivo di Giugliano. In questo momento è prioritario fare delle scelte che tengano conto dell'economia del territorio, della crescita del settore dell'elettronica e della centralità del tema della difesa europea nel dibattito politico-economico".

Secondo Vera Buonomo, segretaria confederale Uil Campania, è "fondamentale che la Regione si faccia portatrice non solo delle istanze sindacali, ma che si attivi un tavolo politico e tecnico a cui partecipino i sindaci del territorio, i rappresentanti istituzionali nazionali e le organizzazioni sindacali con lo scopo di affrontare nel merito le scelte e le politiche industriali che Leonardo intende attivare in Campania". "È necessario - ha evidenziato Ciro Cierro, segretario provinciale Uil - che nel piano industriale si definiscano con chiarezza i drivers di sviluppo partendo proprio da industria 4.0 tenendo presente che la Campania e Napoli possono avere un ruolo primario nazionale partendo dalla cyber security".

Per Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom di Napoli, e Marina Cerotto, segretaria Fiom Napoli "l'incontro con Manfrediè stato positivo, poiché il sindaco condivide che occorre istituire un tavolo di confronto di alto profilo, alla presenza delle istituzioni locali e regionali, dell'amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, e del sindacato affinché il piano industriale che riguarda i siti Leonardo di Giugliano in Campania e del Fusaro sia valutato nel merito di quelle che sono le missioni industriali e gli investimenti per consentire lo sviluppo dei due siti e per promuovere occupazione di qualità".

"La divisione elettronica per la difesa è notevolmente cresciuta in questi ultimi mesi - hanno ricordato -. L'accorpamento del sito di Giugliano in quello del Fusaro è un chiaro segnale che Leonardo non intende investire nel Mezzogiorno ed in Campania, in particolare. Occorre che la Regione Campania intervenga con autorevolezza su Leonardo, perché non siamo in presenza di un sito manufatturiero, ma di un'eccellenza industriale che va sostenuta e salvaguardata". Domani, in concomitanza con la seduta del Consiglio regionale della Campania che ha all'ordine del giorno anche la vertenza Leonardo, le lavoratrici e i lavoratori di Giugliano saranno al centro direzionale di Napoli e terranno un presidio a partire dalle 15.

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