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Economia

Corte dei Conti: ecco tutti gli sprechi degli enti locali campani

Con l'inaugurazione dell'anno giudiziario arriva una relazione con la mappa di tutti gli sprechi: dalle consulenze esterne alle partecipate, dalla gestione rifiuti ai finanziamenti pubblici

La Corte dei Conti, attraverso le relazione del procuratore generale Tommaso Cottone letta in occasione della inaugurazione dell'anno giudiziario, accusa enti locali di enormi sprechi.
Eccoli nel dettaglio, come riportano i quotidiani il Mattino e La Repubblica di Napoli:

CONSULENZE ESTERNE. In molti casi evidenziata la «completa inutilità della spesa», in quanto gli incarichi sono stati conferiti «pur in presenza, nell'ambito dell'ente, di personale in grado di svolgere le prestazioni». Si tratta di un fenomeno «assai diffuso nel passato e ora in via di ridimensionamento per la decisa opera della Procura». Fenomeno che non riguarda solo gli enti locali, come il caso del Cira (centro ricerca aerospaziale) dove è stato riscontrato un danno di 106mila euro. Caso più eclatante «la gestione fallimentare del patrimonio comunale di Napoli affidata a una società concessionaria, del gruppo Romeo, per un danno alle finanze dell'ente valutato in 104 miilioni».

INEFFICIENTE GESTIONE. Danno di 4.852 euro al Comune di Casal di Principe per irregolarità nella tenuta delle scritture contabili di bilancio. Dirigenti e amministratori di Benevento condannati per un danno di circa due milioni e mezzo per omessa riscossione di entrate. Richiesta si sanzioni per oltre 3 milioni ai danni di consiglieri regionali per aver finanziato nel 2007 spese correnti attraverso la stipula di mutui.

SOCIETÀ PARTECIPATE. Si tratta di «uno dei punti di crisi di più forte impatto per l'economia regionale», un «moltiplicatore della spesa pubblica».

GESTIONE RIFIUTI. Si è registrato un «progresso nell'azione di contenimento di fenomeni che fino a poco tempo fa sembravano inarrestabili». Nel 2011 è arrivata la condanna per un sub commissario di governo per un danno di circa cinque milioni e mezzo. Il procedimento si riferisce a illeciti rimborsi spese e "illecita, in quanto inutile, stabilizzazione di numerosi Lavoratori socialmente utili destinati alla raccolta differenziata. In quel caso »gli amministratori operarono, con un enorme spreco di pubbliche risorse, non nell'interesse di un servizio vitale per la comunità, ma per corrispondere a istanze occupazionali e non a finalità emergenziali". Mancata raccolta differenziata: il Comune di Napoli è fermo al 18 per cento. Numerosi gli atti di citazione per la insufficiente raccolta, l'inefficienza dei consorzi di bacino, l'ingiustificata assunzione di LSU, le spese commissariali erogate contra legem e i siti abbandonati.

FINANZIAMENTI. Istruttoria avviata per l'indebito utilizzo dei fondi comunitari destinati alla formazione professionale (il progetto Isola), danno stimato in circa un milione e 800mila euro. Danno dci circa 500mila euro al Comune di Salerno per illecito impiego di risorse destinate a progetti di assistenza per i cittadini.

SANITÀ. Oggi "pur se si intravede qualche segnale positivo, il rientro della pregressa ed enorme (ma mai completamente stimata) situazione debitoria, gestione del personale, contenzioso, attività di staff, amministrazione e formazione, spesa farmaceutica, acquisizione di beni e servisi tramite appaltatori, sono le voci critiche del bilancio sanitario".

FALSI INVALIDI E PENSIONI POST MORTEM. Si è intensificata l'attività di contrasto al fenomeno dei falsi invalidi da parte dell'Inps. Sono in corso giudizi risarcitori per complessivi 2.509.000. Numerosi i casi di riscossioni di pensioni post mortem "un fenomeno assai diffuso, una volta erogate le provvidenze quasi mai possono essere recuperate": sono state comunque avviate azioni di recupero per 6 milioni e 930mila euro e recuperati poco più di 2 milioni.

 
 
 

 

 
 

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