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Economia

Coronavirus, Confapi jr: a rischio 131mila ditte individuali napoletane

Il presidente Massimo Di Santis: "Servono tutele per imprese e partite Iva"

“A Napoli e provincia sono attive 131450 ditte individuali a cui dev'essere assicurata un'adeguata tutela economica”.

A chiederlo è il presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli, Massimo Di Santis.

“La maggior parte di queste ditte individuali opera nel commercio, nel settore manifatturiero, in quello dei servizi e nel turismo – ha specificato – settori strategici per la nostra economia. Non si può pensare di abbandonare a loro stessi gli autonomi e le partite Iva. Il Governo, a cui dobbiamo dar atto di gestire una situazione di assoluta emergenza e straordinarietà, deve preoccuparsi anche di loro”.

“Il differimento degli oneri fiscali e di tutto quello che un libero professionista, un imprenditore e una ditta individuale si accollano – ha continuato il leader di Confapi jr – è solo una misura tampone. Serve un intervento strutturale da parte dell'Esecutivo per impedire il collasso di intere filiere produttive”.

“E' necessario anzitutto sostenere i consumi per non creare una spirale disastrosa per la tenuta del nostro sistema economico. Le misure 'una tantum', previste per chi ha azzerato il proprio fatturato in una situazione di blocco emergenziale con scadenza non prevedibile, non possono essere la soluzione – ha concluso Di Santis –. Si potrebbe pensare a un fido automatico in percentuale sul fatturato su tutto il settore produttivo”.

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