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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Stop ai centri commerciali: nuova legge sulla distribuzione in Campania

Proposta la nuova legge regionale sul commercio: Martusciello, Caldoro e le associazioni di settore hanno presentato oggi il testo per regolamentare il settore della distribuzione commerciale in Campania

Una proposta di legge che punta a tutelare la concorrenza nel settore della distribuzione commerciale. È quella presentata oggi da Fulvio Martusciello, assessore regionale alle Attività produttive, insieme al presidente Stefano Caldoro ed ai vertici delle associazioni di categoria. Il testo - che sarà assegnato alla commissione consiliare competente per il primo esame - mira a far ripartire il commercio al dettaglio, limitando il sorgere di nuovi centri commerciali alle porte delle città della Campania, e ad affermare il principio che l'esercizio delle attività commerciali è libero.

Tutela dei prodotti tipici, delle edicole (con il divieto di vendere i giornali nei supermercati), interventi sul commercio al dettaglio con un bando di 5 milioni di euro rivolto ai centri commerciali naturali o alle aggregazioni di commercianti al dettaglio. "Con questa proposta - ha spiegato Martusciello - cerchiamo di sburocratizzare e di eliminare ogni intralcio che si possa frapporre all'inizio di un'attività commerciale".
Spazio anche alla valorizzazione del commercio dei centri storici: per la riqualificazione delle attività commerciali nei centri antichi e dei centri commerciali naturali, "viene istituito un fondo che sarà alimentato con le somme derivanti dall'incremento del 20% degli oneri di urbanizzazione primaria dovuti alla realizzazione delle grandi strutture di vendita ubicate fuori dai centri urbani". Il disegno di legge punta inoltre alla riconversione a destinazione commerciale di impianti produttivi completamente dismessi da almeno tre anni e favorisce l'insediamento degli esercizi di vicinato nei centri urbani. Quindi lo stop all'apertura di centri commerciali negli agglomerati urbani a carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale: la compatibilità territoriale delle grandi strutture di vendita sarà soggetta a parametri di valutazione quali lo studio dell'impatto ambientale, l'incidenza che il traffico della clientela produrrà sul sistema viario e l'analisi delle ricadute occupazionali. E' previsto inoltre un 'fattore di premialità', per il rilascio delle autorizzazioni, in quanto ai titolari delle grandi strutture viene richiesto l'impegno di commerciare i prodotti alimentari ed extra alimentari di origine campana per almeno il 5% del totale.

Il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni, ha ricordato che il settore "era in attesa di un provvedimento simile dal 2000" e che il testo "istituisce anche un Osservatorio sul commercio" che avrà il compito di monitorare efficienza ed entità della rete di vendita e di verificare l'effettiva realizzazione dei processi di liberalizzazione del settore". Soddisfatto il presidente Caldoro, secondo il quale la proposta di legge è il frutto "di un lavoro condiviso tra Giunta, Consiglio regionale e associazioni di categoria che non hanno difeso posizioni di singoli, ma hanno spinto per l'interesse di tutto il settore".

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