rotate-mobile
Economia

Dodici milioni di cartelle esattoriali pronte a partire, Lepre: "Allentare subito la pressione"

L'economista, presidente del Club delle Eccellenze di Confesercenti Campania e Molise: "Bisogna decidersi se in tempi di pandemia si deve far valere il diritto all'incasso o quello al rilancio del tessuto produttivo"

Gianni Lepre, opinionista economico del TG2, presidente del Club delle Eccellenze di Confesercenti Campania e Molise, e profondo conoscitore del tessuto produttivo del Mezzogiorno, commenta le parole del direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini, che ha affermato che ci sono circa 12 milioni di cartelle esattoriali pronte a ripartire da gennaio: "E' fuori da ogni dubbio che il sistema erariale italiano abbia bisogno di introiti - esordisce l'economista - ma bisogna chiedersi se in questo periodo di pandemia sanitaria ed economica valga la pena far valere il diritto all'incasso o quello al rilancio del tessuto produttivo", spiega Lepre.

"In pratica, venendo al noccio della questione - ha continuato Lepre - "si tratta di stabilire il classico valore dell'uovo o della gallina. Una riscossione aggressiva oggi significa perdere il tessuto industriale dal quale si riscuote; al contrario, condonare ed incoraggiare chi è sul lastrico a rimettersi in carreggiata, vuol dire assicurarsi gli introiti a tempo dovuto". Il prof. Lepre ha poi concluso: "In Italia questo discorso è divenuto una chimera grazie a politiche di business che vanno molto oltre la regolamentazione industriale del sistema Paese. Oggi si è avvezzi a penalizzare fiscalmente le nostre Pmi a favore dei grandi colossi del web che vengono solo ad attingere e pagano le imposte in altri paesi. Insomma, per rialzare qualcosa bisogna inevitabilmente abbassarne un'altra, è una legge della fisica, che coincide esattamente con l'economia: solo che, chi governa questi processi, lo ha dimenticato, diciamo così".  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dodici milioni di cartelle esattoriali pronte a partire, Lepre: "Allentare subito la pressione"

NapoliToday è in caricamento