Campania, boom di imprese agricole rosa: i numeri di Coldiretti
Più di un terzo ha un capo donna per un totale di oltre 25mila attività. Tanti i settori: vino, olio, fattorie didattiche, pet-therapy, biocosmesi, cure alternative del benessere
Sarà per la capacità di recuperare antiche tradizioni o per la tendenza a portare nell'impresa i concetti di qualità della vita e di rispetto della natura. Fatto sta che l'agricoltura campana si tinge di rosa e a dire dai risultati è una novità che fa tanto bene al mondo delle imprese. Secondo i numeri di Coldiretti, la Campania, assieme alla Sicilia, è la prima regione d'Italia per imprese agricole rosa. Più di un terzo delle aziende ha infatti un capo donna per un totale di oltre 25mila attività. Ma i numeri non parlano da soli.
Sempre secondo lo studio dell'associazione, il principale merito delle donne è quello di aver reinventato il concetto di impresa agricola aprendo il mondo delle aziende a settori in precedenza inesplorati: a cominciare dalle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio o dal recupero di antiche varietà di prodotti, passando per le fattorie didattiche e la pet-therapy fino ad arrivare alla biocosmesi e alle cura alternative del benessere. "C'é un'innata capacità dalle donne - dice il presidente di Coldiretti Napoli, Filomena Caccioppoli - nel saper coniugare le sfide del mercato con il rispetto dell'ambiente, la qualità della vita e il contatto con la natura. In questo momento di crisi, si tratta di valori aggiunti che possono contribuire al vero rilancio del nostro tessuto imprenditoriale".
I NUMERI - Le imprese rosa sono tra le poche che nel 2012 hanno sfidato la crisi e, in un contesto generale di decrescita, hanno registrato un piccolo, ma significativo aumentano dello 0,5%. In generale l'agricoltura é uno dei settori in cui si registra la crescita maggiore, la presenza femminile è del 16% del totale, solo di poco inferiore, per esempio, al commercio che ricopre il 20%. In Campania, nell'arco di poco più di 10 anni, le imprese a conduzione femminile sono passate dal 34,8% al 37,6%, numeri di gran lunga superiori alla media nazionale che è del 29%. I settori d'elezione per le donne imprenditrici agricole sono vari, in particolare quelli più innovativi e multifunzionali. Su tutti la gestione degli agriturismi con un capo azienda su 3 donna. C'é grande protagonismo poi nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio o nei mercati di Campagna Amica. E non solo. Fondamentale è il contributo femminile nella trasformazione dei prodotti, nel recupero di antiche varietà, nelle fattorie didattiche, nella pet-therapy, nell'adozione di piante e animali online e nella crescente attenzione al benessere. "Questa crescita di imprese al femminile - dice la Caccioppoli - è un dato molto positivo, le donne portano una visione diversa che sta arricchendo tutto il settore con nuove idee e tanta creatività. Purtroppo però - conclude - le difficoltà del sistema Italia e della Campania a garantire pari opportunità sono ancora tante, per questo è importante che si proceda con una politica seria di sostegno all'imprenditoria femminile". (Ansa)