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"Baguette Unesco", Pecoraro: "E' un riconoscimento per l'Italia e per Napoli essere presi ad esempio"

L'intervista di NapoliToday a Pecoraro Scanio, promotore della petizione che ha consentito all'arte dei pizzaiuoli napoletani di diventare patrimonio Unesco, sulla proposta di Macron di dare l'avvio ad una campagna "Baguette Unesco"

Il presidente della Repubblica francese, Macron, vorrebbe portare la baguette a diventare un patrimonio Unesco, ripercorrendo la strada solcata con successo dall'Italia con l'arte dei pizzaiuoli napoletani.

NapoliToday ha intervistato sul tema Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della petizione "Pizza Unesco", citata come esempio positivo da prendere a modello da Le Figaro.

Onorevole, anche la Francia dunque rende merito alla petizione Pizza Unesco da lei lanciata nel 2014
"E' una vera soddisfazione, vedere che la nostra campagna e la petizione Pizza Unesco (arrivata a 2 milioni di firme) sia citata da Le Figaro e che una volta tanto la Francia, che nella tutela del patrimonio culturale è paese particolarmente avanzato (la sede mondiale Unesco è a Parigi), debba prendere esempio da un'iniziativa italiana e dalla campagna per il riconoscimento dell'arte dei pizzaiuoli napoletani. E' un motivo d'orgoglio che i cugini francesi, che difficilmente riconoscono e utilizzano un modello italiano, questa volta a livello del presidente della Repubblica francese, in un incontro ufficiale all'Eliseo, facciano riferimento al riconoscimento alla nostra campagna come un modello da seguire. E' un riconoscimento all'Italia e a Napoli, non solamente alla mia petizione.

E' giusto considerare l'ingresso dell'arte dei pizzaiuoli napoletani nel patrimonio Unesco, come una vittoria di un prodotto artigianale, in un'epoca dominata dalle multinazionali e dalle lobby?
Abbiamo portato a livello dell'Unesco il riconoscimento di un prodotto della cultura artigianale come quello della pizza, alternativo alle multinazionali. Abbiamo sempre legato Pizza Unesco al riconoscimento dei prodotti tradizionali tipici del made in Italy, con un vero legame con l'agricoltura e con la terra. E' dunque una conferma che la campagna mondiale Pizza Unesco, con la diffusione planetaria avuta, sia diventata la più grande campagna di mobilitazione della società civile per ottenere una candidatura all'Unesco. E' importante perchè spesso per avere le candidature all'Unesco chi si candida paga lobby o agenzie, anche legittime ma con pressioni dall'alto. Questa volta, grazie alla petizione autofinanziata, che ho promosso nel 2014, senza contributi pubblico o di multinazionali, basata su un forte impegno dal basso e sul volontariato, abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissati.

Che possibilità ha la baguette, secondo il suo parere, di entrare nel novero dell'Unesco e cosa consiglia ai francesi?
La baguette è un prodotto estremamente industrializzato, quindi la Francia avrà possibilità di essere presa in considerazione dall'Unesco, se tutelerà gli artigiani della boulangeria francese, secondo una tradizione antica. In tal caso allora ben venga la campagna e siamo contenti di aver fatto da apripista alla vittoria dell'artigianato rispetto alla grande distribuzione del cibo anonimo. 

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