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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Aste immobiliari: in provincia di Napoli l’unico caso di aumento dei prezzi medi delle aggiudicazioni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Napoli è l'unica provincia italiana dove sono aumentati i prezzi medi al mq delle aggiudicazioni degli immobili nelle aste giudiziarie: +7,3% dal 2006 a oggi. E' quanto emerge da un'analisi sulle aste immobiliari condotta da Italfondiario RE, società del Gruppo Italfondiario e specializzata nella valutazione e gestione di asset immobiliari posti a garanzia di finanziamenti.

Secondo l'indagine, dal 2006 a oggi i prezzi medi al metro quadro delle aggiudicazioni sono calati del 24% circa nelle grandi città italiane (con alcuni segnali di ripresa nei primi mesi del 2014) e del 34,2% in provincia. A Napoli città il calo è inferiore alla media: -16,8%, dai 1.671 euro del 2006 ai 1.391 del 2014. In provincia, dove la tendenza è opposta, si è passati invece dai 1.225 euro del 2006 ai 1.315 euro del 2014.

L'analisi rivela anche che più di 8 aste giudiziarie su 10 destinate alla vendita di immobili vanno deserte. Per rilanciare il settore e fermare la svalutazione progressiva di questi crediti Italfondiario RE avanza quindi tre proposte essenziali.

"In primo luogo - spiega Gabriele Mazzetta, direttore operativo di Italfondiario RE - occorre garantire un approccio maggiormente 'commerciale' nella gestione del processo, per esempio consentendo alla clientela potenziale maggiori facoltà di visita dei beni, anche coinvolgendo la banca mandante o il service ".

"E' poi importante iniziare immediatamente il rilascio dell'immobile e velocizzare le procedure di rilascio", aggiunge Mazzetta.

Infine, è fondamentale favorire la finanziabilità degli immobili: "Pochi istituti di credito", conclude il direttore operativo di Italfondiario RE (che nel 2013 ha gestito circa 3.600 aste per un prezzo base di 600 milioni di Euro) "si stanno muovendo per creare un prodotto ad hoc che sia chiaro, trasparente e garantisca la finanziabilità del potenziale acquirente prima dell'asta".

Per tornare ai dati rilevati da Italfondiario, se a Roma città si è registrata una sostanziale tenuta dei prezzi medi al metro quadrato delle aggiudicazioni (-3%), a Torino si sono più che dimezzati (-55,9%), mentre Bari ha registrato un -36,1%, Milano un 36,3% e Bologna un -28,6%).

A livello provinciale, a Roma i prezzi di aggiudicazione sono diminuiti meno rispetto alla media (-15,7%), così come a Bologna (-28%) e Bari (-31,1%) mentre si è verificato un maggior calo a Milano (38,9%) e Torino (-37%).

Raffrontando i prezzi medi al metro quadrato tra aste aggiudicate e vendite immobiliari a libero mercato emerge poi come lo scarto sia più che raddoppiato: dal -14,6% del 2006 si è passati al 38,6% in meno di quest'anno. Ci sono dunque quasi mille Euro di differenza al metro quadro tra il libero mercato e le aste.

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