Recupero area ex Centrale del Latte, un'azienda bergamasca vorrebbe insediare una struttura produttiva
Il progetto sul territorio della zona dell'Ottava Municipalità
“Gli insediamenti industriali sono peculiari fonti di reddito e hanno, nel loro stesso connotato di aspettativa produttiva, le strategie adatte per dare respiro ad una realtà asfittica e, quindi, bisognosa di traini positivi per lo sviluppo lavorativo. L’ex area della centrale del latte è uno spazio che andrebbe riqualificato e ItaliainMoto vorrebbe insediare una struttura produttiva, con un particolare riguardo all’efficienza dell’evoluzione ambientale, del riciclo e smaltimento delle batterie a litio utilizzate quali fonti di energia per i mezzi prodotti. Abbiamo già compulsato, con una nota al riguardo, i competenti organismi istituzionali, per creare un’utile interlocuzione atta a stabilire un’adeguata sinergia propedeutica allo scopo prefissato”. A dichiararlo è Apostolos Paipais, Presidente dell’Ottava Municipalità di Napoli, a margine di un incontro tenutosi stamani con i vertici di “ItaliainMoto”, azienda bergamasca specializzata nella produzione di veicoli elettrici.
“Abbiamo creato l’impresa nel 2006 che ancora oggi è l'unica realtà produttiva italiana, per la micro-mobilità elettrica. A Scampia vogliamo creare il primo hub dedicato a questo settore, unico in forte e costante ascesa economica; dalla formazione alla produzione di scooter, bici elettriche e stazioni di ricarica, ma anche con un forte – e dovuto - interesse per lo smaltimento e il recupero delle batterie a litio che alimentano i veicoli elettrici. Il sito ben si presta a questa riconversione green, con importanti ricadute economiche e occupazionali per il territorio. Negli anni abbiamo cercato, con pertinacia e convinzione di avere un costruttivo confronto con l’Amministrazione Comunale, ma al momento di concretizzare non abbiamo mai riscontrato la reale volontà dei nostri interlocutori ad affrontare l’argomento in modo costruttivo. Apostolos Paipais, sempre attento alle reali esigenze del territorio ci sta dando l’opportunità di poterci ancora credere”, affermano Paolo e Giuseppe Buonaguro, fondatori dell’azienda.