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Economia

Apple a Napoli, la verità: alla mela 600 stage e non posti di lavoro

Iniziano a definirsi le intenzioni della mela in città. Come sottolineato per primo da Massimo Sideri del Corriere della Sera, non si tratta di 600 posti di lavoro come sembrava inizialmente

La notizia dell'apertura di Apple a Napoli ha tenuto particolarmente banco nei giorni scorsi, soprattutto ala luce dei 600 posti di lavoro che sembrava fossero stati promessi dal colosso di Cupertino. Lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva sottolineato: "Apple ha comunicato da Cupertino che aprirà a Napoli una bella realtà di innovazione con circa 600 persone, una sperimentazione veramente intrigante".

Filtrano però notizie più precise sui piani dell'azienda che fu di Steve Jobs, diverse da quanto non era stato inizialmente lasciato intendere. La notizia vera è che il primo Centro di sviluppo app d’Europa fornirà, a 600 studenti meritevoli, formazione sullo sviluppo di applicazioni per iOS. Insomma: non si trattava di 600 posti di lavoro, ma di 600 stage non pagati.

È stato Massimo Sideri del Corriere della Sera a puntualizzare per primo questo particolare.
"Qualche dubbio mi era venuto subito – ha scritto il giornalista – visto che la società di Cupertino ha anche un sito dedicato ai posti di lavoro da cui risulta che in Italia i dipendenti sono 1.800. Con 2.400 (+33%) avremmo superato la Germania (2.200) e raggiunto la Francia (2.400). D’altra parte con il numero uno mondiale, Tim Cook, che il giorno dopo era atteso proprio a Napoli con Renzi, era anche comprensibile che non si volessero svelare tutti i particolari, anticipati in parte dal premier".

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