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Economia Posillipo

Appello per la riaperura degli stabilimenti abusivi: in ballo centinaia di posti di lavoro

Sarebbero in pericolo centinaia di posti di lavoro, oltre che a rischio la vacanza di tanti turisti che in quegli stabilimenti avevano prenotato. Il presidente del Sindacato Italiano Balneari chiede un intervento immediato del sindaco per togliere i sigilli ai tra stabilimenti chiusi ieri

"Ci appelliamo al sindaco di Napoli affinché la nostra città non venga ulteriormente 'mortificata' con un danno di immagine gravissimo a livello internazionale a seguito del sequestro di tre stabilimenti balneari effettuati ieri".

A parlare in difesa dei proprietari degli stabilimenti balneari sequestrati e chiusi appena ieri, Salvatore Trinchillo, presidente del Sindacato Italiano Balneari (SIB) di Napoli e aderente alla Confcommercio.

"Auspichiamo, poi - continua Trinchillo - che la magistratura possa restituire il prima possibile ai legittimi proprietari le strutture a cui sono stati apposti i sigilli proprio nel momento clou dell'attività estiva, facendo interrompere, di fatto, a molti napoletani e turisti le proprie vacanze".

La colpa del mancato possesso delle concessioni necessarie sarebbe del Comunue: "Le inadempienze del Comune di Napoli non possono e non debbono ricadere sugli imprenditori balneari". "Plaudiamo - aggiunge il presidente del Sib - all'iniziativa di Federico Alvino, Presidente della Commissione Attività Produttive e Turismo al Comune di Napoli, che intende avviare un tavolo di concertazione condiviso tra gli Organi competenti e le categorie imprenditoriali per l'inizio del mese di settembre".

"I Piani Spiaggia sono fondamentali per le nostre attività, le regole devono essere certe e valere per tutti - conclude Trinchillo - sono in gioco centinaia di posti di lavoro, ma anche l'immagine turistica della città di Napoli che potrebbe essere irrimediabilmente compromessa per gli anni futuri se non si interviene al più presto".
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