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Venerdì, 19 Aprile 2024

La Campania innesca la rivoluzione tecnologica in agricoltura

Il progetto presentato nel corso di un evento organizzato da Rural Hack, task force del Societing Lab, nel Polo Tecnologico della Federico II, a San Giovanni a Teduccio

Se le crisi climatiche e geopolitiche che stanno sconquassando il nostro mondo impongono un nuovo modo di pensare e gestire il sistema agroalimentare, le migliori energie della nostra regione raccolgono la sfida e lanciano un progetto basato sull'utilizzo dei data commons per migliorare l’efficienza e la sostenibilità dell’agricoltura intelligente.  

Il mondo dell’agricoltura sta sperimentando una graduale rivoluzione basata sulla trasformazione digitale e sull’utilizzo delle tech 4.0 che, attraverso grandi quantità di dati, consentono anche di immaginare che il sistema del cibo diventi sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Di certo i big data aiutano la singola impresa a ridurre gli input in campo o ad anticipare problematiche sui raccolti con risparmi economici e minori impatti negativi sull’ambiente. Ma è interessante osservare, grazie a sperimentazioni come il progetto Agrimed, come i dati prodotti e condivisi tra più attori di un ecosistema territoriale, possano generare maggior valore a vantaggio di gruppi di imprese e del territorio stesso. In questo modo vorremmo spostare l’attenzione sui dati come beni comuni”, spiega Alex Giordano, docente di Trasformazione digitale dell’Università Federico II di Napoli e direttore scientifico di Rural Hack, la task-force del Societing Lab  (il laboratorio di Digital Social Innovation dell’ecosistema dei centri di eccellenza culturali e tecnologici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con sede a San Giovanni a Teduccio che studia insieme l’innovazione tecnologica e quella sociale) che si dedica ai temi dell’Agritech applicato all’agricoltura made in italy.

Cos'è Rural Hack

Rural Hack è un hub che da anni si impegna per:

  • diffondere la cultura della sostenibilità e della tecnologia utile al sistema dell’agrifood di qualità; 
  • avvicinare anche le piccole imprese alle tecnologie 4.0; 
  • formare studenti, imprenditori e appassionati sulle tematiche della transizione ecologica e digitale;
  • sostenere partnerariati e progetti di agritech a impatto positivo. 

Rural Hack (NapoliToday e Francesca Di Meo I Rural Hack)

Di agricolura 4.0 si è parlato nell'incontro al Polo Tecnologico trasmesso in streaming dai canali social del progetto Rural Hack e delle testate del gruppo CityNews: EuropaToday, NapoliToday e AgrifoodToday: è stato il primo di una serie di eventi sul tema delle tecnologie per l’agricoltura  programmati appunto da Rural Hack. L'incontro si è incentrato in particolare sull’esperienza maturata nel corso del progetto sperimentale AGRIMED, realizzato da FAB4 il Digital Innovation Hub promosso da Confartigianato Salerno insieme con la società specializzata in tecnologie 4.0 per l’agricoltura Primo Principio, lo spin off guidato da Andrea Galante dell’Università Bicocca specializzato in misurazione dell’impatto sociale Open Impact, ed alcune aziende agricole campane come l’Azienda Agricola San Salvatore, la cooperativa Nuovo Cilento.

Chi c'era

L’evento è stato moderato da Annalisa Gramigna (Fondazione IFEL), con interventi live di Nicola Caputo (Assessore Agricoltura Regione Campania), Danilo Ercolini (Direttore del Dipartimento Di Agraria dell’Università di Napoli Federico II e direttore scientifico del progetto del Polo Nazionale Agritech), Andrea Galante (Primo Principio), Antonello Di Gregorio (Presidente della Cooperativa Agricola Nuovo Cilento), Luigi Corvo (Fondatore di Open Impact Srl), Franco Risi (Presidente del Digital Innovation Hub FAB4), Angelo Giuliana (Direttore del Centro di competenza Meditech).

La Campania si candida a diventare un punto di riferimento per lo sviluppo delle nuove tecnologie in agricoltura, con l’obiettivo di stimolare le produzioni agroalimentari sostenibili, adeguarsi ai cambiamenti climatici e ridurre l’impatto ambientale. La vera sfida ora è creare le condizioni culturali affinché l’amministrazione regionale si adegui, mettendo in rete i sistemi informativi per offrire servizi più evoluti, e allo stesso tempo affinché le imprese agricole riescano a capire quali dati chiedere, come condividere big data e dove risiedono le infrastrutture -  ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania  Nicola Caputo - Stiamo già lavorando alla nuova programmazione 2023/2027, mettendo al centro proprio le misure destinate alla conoscenza, alla formazione e alle innovazioni, in completa sintonia con il mondo accademico. In un momento di crisi, le innovazioni rappresentano il vero elemento di crescita della nostra economia ma solo se associate alla sostenibilità ambientale, sociale, economica e produttiva. Abbiamo tutte le condizioni e le competenze per poter far partire dalla Campania una vera e propria rivoluzione tecnologica e registriamo una grande vivacità del mondo agricolo, che dobbiamo assecondare e supportare a partire dalle nuove generazioni. Non a caso - ha concluso l'assessore - siamo la Regione che ha investito di più sui giovani, utilizzando risorse che vanno oltre quelle tipiche dei fondi europei, grazie alla determinazione del presidente De Luca”. 

(video Francesca Di Meo I Rural Hack - interviste e montaggio A. De Cristofaro)

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