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Tullio De Piscopo: "Chiesi a Pino Daniele di seguirmi a Medjugorje"

Al batterista erano stati dati sei mesi di vita, poi la guarigione. "Sono certo che Pino sarebbe venuto, se la morte non l'avesse portato via prima"

Gli diedero sei mesi di vita. Poi l'operazione, ed un viaggio a Medjugorje. Tullio De Piscopo racconta la sua esperienza al famoso santuario dell'Erzegovina nella raccolta ad opera di Gerolamo Fazzini "La mia vita è cambiata a Medjugorje", Edizioni Ares.

Sta bene adesso il famoso batterista partenopeo. Racconta che consigliò il suo stesso viaggio anche all'amico di una vita Pino Daniele. "Gli dissi che sarei andato a Medjugorje. Mentre mi trovavo là per la prima volta, a Pasqua, mi telefonò: 'Dove sei?'. 'A Medjugorjè. 'Ah, ci sei andato davvero?'. 'Sì. Devi venirci anche tu, Pinò, gli dissi. E sono certo - racconta il batterista napoletano - che sarebbe venuto anche lui, se la morte non l'avesse portato via prima".

Intanto è un caso, quello del santuario dell'Erzegovina, da anni al centro degli studi di una commissione inviata dalla Chiesa.

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