rotate-mobile
Cultura

“Tropico della spigola”: lo scrigno della scrittura di Max De Francesco

Nel suo nuovo libro “attraversa il Sud” e la galleria dei suoi eroi noti e ignoti, in un gioco di narrazioni fulminanti e terapeutica ironia

Se ci si ferma al titolo è già tanta roba. Max De Francesco, giornalista, editore e bardo, ha abituato i suoi lettori e sostenitori all’originalità nelle sue iniziative culturali ed editoriali, all’andare, per citare De Andrè, “in direzione ostinata e contraria”. Il suo nuovo libro antologico dal titolo spiazzante Tropico della spigola (Iuppiter Edizioni) è un viaggio per lettori forti nella geografia dell’anima, un attraversamento di quel suo emisfero sentimentale dove esplora ricordi, aggiorna l’inventario delle visioni, raccoglie le storie di eroi noti e ignoti, decifra avvenimenti privati e pubblici, apre la casa delle piccole cose e rinnova il patto con la cosiddetta “letteratura bastarda” nel solco della tradizione dei prosatori come Flaiano, Manganelli, Buzzati, Ridolfi, Zavattini non imprigionati nell’architettura chiusa del romanzo, giornalisti-scrittori e scrittori-giornalisti, sperimentatori accaniti di più generi letterari. Il “Tropico” di De Francesco è soprattutto uno scrigno di scrittura e scritture. Un’opera di trame sottotraccia, di rimandi onirici e trovate linguistiche, un arabesco musicale di racconti, apologhi, elzeviri e riflessioni che narra destini all’ultimo giro, nostalgie ritrovate, confessioni meritevoli di essere fermate e catalogate.

Quattro sono le sezioni in cui è suddivisa questa raffigurazione corale, che si presenta al pubblico in un gioco di fulminanti capitoli e ritratti di terapeutica ironia: “Napoli artificiale”, dove l’autore mostra come la città, sempre più baraccone di meraviglie, continui a professare la fede nell’artificio, inteso come tendenza a espedienti, nobili e meno nobili, per sopravvivere e fuga pirica per comunicare non solo allegria; “Sud River”, pagine di spietato amore per un Mezzogiorno sospeso nella controra, destinato all’estinzione tra borghi lunari e pietre solenni, privo di classe dirigente e affamato dei «numeri dieci di una volta che inventavano spazi e recuperavano sogni»; “Tipi e intercalari”, rassegna ispirata ai Caratteri di Teofrasto, con storie di stilisti della metafora, maestri di calembour e affabulanti doppiogiochisti della parola; “Ultimo cartaceo”, sezione finale con il racconto “Occhio di carta”, ovvero la cronaca dell’ultima riunione di redazione dell’ultimo giornale cartaceo del pianeta in una Napoli del 2032, elogio supremo dei giornalisti liberi dalla dittatura dell’algoritmo, che per continuare a essere liberi sono costretti alla clandestinità.

Con il susseguirsi di pagine “a sorpresa” e la conoscenza di personaggi, animali, luoghi e cose, che appaiono e si muovono in una commedia umana oltreumana dove il reale e il realismo magico giocano a rincorrersi, ci si accorge di quanto possa parlare al cuore e stimoli la moltiplicazione dei punti di vista la galleria di miti e riti raccontata dall’autore con rabbia garbata e spericolata malinconia. E così, oltre a Massimo Troisi e alla sua “ciclosofia”, a Bud Spencer e al suo pugno “a martello”, a Giancarlo Siani e alla sua astronave verde, è possibile incontrare, in questo cammino fra tradizioni rivissute e aperture di terzi occhi, alberi parlanti pronti a sfidare le brutture del progresso; proiettili vaganti che scrivono lettere per spiegare il male; scarafaggi tenaci come Frank, agitatore del sottosuolo partenopeo e rivoluzionario mancato; i lontani poeti dei balconi che spalancavano saggezza dalle ringhiere; mandolinisti in dissolvenza come Antonio ‘o Gioiello che sembra uscito dai boschi incantati di Tolkien.

«Alla fine - afferma De Francesco nella nota introduttiva e, in sintesi, spiega parte della sua poetica - si scrive anche per questo: abbracciare e animare l’invisibile per rendere più sopportabile l’esistente».

Il booktrailer

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Tropico della spigola”: lo scrigno della scrittura di Max De Francesco

NapoliToday è in caricamento