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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Sandrelli, Rossi e Priello ne "La Tristezza Ha Il Sonno Leggero", commedia stile anni ‘80

Debutto alla regia dell’attore napoletano Marco Mario De Notaris, che ne è anche protagonista, il film racconta il confronto di un’eccentrica famiglia allargata nella sera in cui cade il muro di Berlino. Da questo weekend disponibile su Raiplay

È una commedia sull’amore e sulla necessità di cambiare La Tristezza Ha Il Sonno leggero, film con Stefania Sandrelli, Serena Rossi, Ciro Priello (sì, proprio il Ciro dei The Jackal) e Marco Mario De Notaris, il quale ne firma anche la regia, e che da questo weekend è visibile gratuitamente su Raiplay.

Interamente girato a Napoli prima che il Covid incombesse, per il suo debutto alla regia De Notaris ha scelto di ispirarsi al romanzo omonimo di Lorenzo Marone raccontando la sgangherata famiglia allargata Gargiulo-Ferrara che la sera del 9 novembre del 1989, data storica in cui è abbattuto il muro di Berlino, si riunisce nel fatiscente appartamento del fumettista squattrinato Erri Gargiulo (De Notaris) fresco di separazione che senza preavviso si ritrova in casa tutti i membri della sua scombinata famiglia, per un “importante annuncio” della madre Renata a tutti i suoi figli. Erri si trova così a dover gestire i suoi parenti: la madre Renata Ferrara (Sandrelli), oppressiva e dittatoriale, il suo secondo marito Mario (Marzio Honorato) e i loro figli Giovanni (Priello) e Valerio (Roberto Caccioppoli). Alla serata si aggiungono il padre di Erri (Tonino Taiuti), da sempre assente e svogliato, e la sorella Flor (Rossi), figlia del secondo matrimonio del padre, una nostalgica Hippy.

Tra litigi, riappacificazioni, tensioni e chiarimenti, la serata prosegue fino all’arrivo di Arianna (Eugenia Costantini), figlia del secondo marito di Renata, con la quale Erri coltiva un legame speciale.

La tristezza ha il sonno legger: le foto

Un film genuino che restituisce il gusto degli anni 80

Prodotto da MAD Entertainment, Madeleine e RAI Cinema, il film ha un’anima squisitamente teatrale con personaggi che si muovono in uno spazio limitato nell’arco di una notte. Ognuno di loro entra in scena presentandosi con la maschera che via via che si confronta con gli altri componenti di questa famiglia.

Volevo concentrarmi sui personaggi, ognuno tanto insopportabile e ridicolo nella sua “fissità”, ma tanto fragile e amabile quando abbandona le proprie certezze, quando lascia crollare il proprio muro interiore insieme a quello vero che i Tg di mezzo mondo trasmettono in diretta da Berlino” spiega Marco Mario De Notaris “Nella notte in cui svanirono le certezze, e qualcuno capì che i sogni potevano diventare incubi, ognuno dei miei personaggi abbandona la sua maschera e si svela”.

Le suggestioni e i riferimenti sono quelli del cinema di Ettore Scola, Nanni Loy (soprattutto nella fotografia e nella scenografia c’è un rimando a Mi manda Picone) e a molti dei maestri della nostra commedia, autori dai quali Stefania Sandrelli è stata diretta fin da quando ha iniziato la sua carriera negli anni ’60: “Quando frequentavo in Centro di Cinematografia Sperimentale studiavamo e analizzavamo i film recitati da lei per cui quando ho saputo che la Sandrelli avrebbe interpretato il ruolo di mia madre Renata nel mio primo film da regista è stata un’emozione indescrivibile” commenta De Notaris.

È un film genuino come genuino è Marco Mario De Notaris. In questo gli somiglia molto all’attore e regista napoletano che ha realizzato con garbo e onestà intellettuale una commedia umana fotografata in un’epoca storica ben definita: “Era essenziale che fosse lontana da telefonini, smartwatch, tablet, e ronzii di web chat o notifiche social. Necessario proprio per costruire una storia semplice per fare emergere dal racconto amore e tenerezza dove non mancano gli equivoci” dice il regista.

Si prende la caduta del muro di Berlino, un evento storico che è nella memoria di tutti, compresi coloro che all’epoca erano dei bambini, che non solo facesse da sfondo alle vicende di Erri e della sua scombinata famiglia ma che in qualche modo si intrecciasse alle loro vite: infatti nella notte che ha cambiato il mondo e ha sbriciolato tante certezze, anche la famiglia Ferrara-Gargiulo vede crollare le proprie.

La Tristezza ha il sonno leggero è anche un tutto negli anni ’80, ricostruendo nei minimi dettagli lo stile di vita e le tendenze di quegli anni. “Il film è una piccola macchina del tempo perché ho girato un film come sarebbe stato girato anni fa, ossia proprio girato nel 1989. È debitore di quel cinema visto dalla mia generazione e che ci ha fatto appassionare alla settima arte” sostiene Marco Mario “E’ legato anche ai miei ricordi di quegli anni, vedendo quel tipo di case, leggendo i fumetti dell’epoca. È davvero un’immersione negli anni 80 dove però ci sono i volti attualissimi di Serena Rossi, Ciro Priello ed Eugenia Costantini che si mescolano a quelli rassicuranti di Stefania Sandrelli e Marzio Honorato che non hanno tempo”.

Un debutto con un cast All Star

La Tristezza Ha Il Sonno Leggero resta fedele al libro di Lorenzo Marone nella caratterizzazione della variopinta galleria di personaggi, sono loro il motore di questa commedia: “A chi mi chiede cosa ho da dire girando un film come questo, rispondo che ho da dire che è possibile fare un altro tipo di commedia che poi è quella che abbiamo sempre fatto e questo è merito del cast. È il classico film di attori dove non c’è un momento di noia: insieme siamo riusciti ad appropriarci di questi personaggi, infatti in alcuni momenti del film sembra che le cose accadano in quel momento senza che sia pianificato. Sarò sempre grato agli attori di questo film. Durante le riprese di un film non è scontato tenere insieme un cast corale soprattutto in uno limitato in unico ambiente, ma tutti loro si sono dati con immensa generosità. È un film che sollecita a uscire dagli schemi come fanno Erri e tutti i personaggi del film, spostando il genere della commedia su altri binari”.

È un debutto con un cast importante dove oltre alla Sandrelli spiccano Serena Rossi e Ciro Priello. I loro Flor e Giovanni sono le perfette nemesi l’uno dell’altra facendo anche da contraltare al personaggio di Erri.

Dopo Mina Settembre, la carriera di Serena Rossi è sempre più lanciata e avrà i riflettori puntati quando toccherà a lei co-condurre una delle serate del Festival di Sanremo. Ciro Priello, invece, è uno dei volti simbolo dei The Jackal con milioni e milioni di visualizzazioni appena un video o un nuovo format viene lanciato, come dimostra l’ultima creatura The Jackal: Tutto Sanremo ma dura meno, il primo podcast lanciato da Spotify Italia.

La presenza di Rossi e Priello potrebbe essere tra i fattori che potrebbero veicolare il film, contribuendo a dargli una valanga di views su Raiplay sopperendo alla mancanza dell’uscita in sala, speranza che non smette di esserci appena ci sarà un’uniformata apertura dei cinema.

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