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Cultura

"Su Topolino Vesuvio disegnato in Sicilia": la polemica e la risposta dell'autore

Una "contrazione di temporalità" necessaria per velocizzare la storia è stata fraintesa da molti lettori che hanno poi riportato la vicenda sui social. La risposta del disegnatore, Roberto Vian

Si sono finalmente sopite le polemiche nate dopo l'uscita in edicola di Topolino numero 3464, "colpevole" secondo molti di aver confuso, in una delle tavole di una storia naturalmente dedicata alla partenopea Amelia, l’Etna e il Vesuvio. La fattucchiera ( chevive vicino a Napoli) torna a casa e si ritrova un Vesuvio attivo, proprio mentre un attimo prima viene "inquadrato" l'Etna con tanto di fumo sprigionato dal cratere.

Disegno frainteso e "contrazione di temporalità"

Sceneggiata da Bruno Enna, la storia è disegnata da Roberto Vian che ha puntualizzato come la sua tavola sia stata fraintesa. Per "contrazione di temporalità" – stratagemma assolutamente necessario nei fumetti – quello che si vede inizialmente è effettivamente l'Etna, poi nell'inquadratura successiva c'è il Vesuvio.

Amelia sta infatti viaggiando sulla sua scopa da sud a nord, e Napoli nella prima inquadratura è tagliata mentre l'Etna attivo è ben visibile. Soltanto dopo viene inquadrata all'arrivo sul Vesuvio in eruzione, dove infatti si chiede "Ma che è successo al Vesuvio?".

Le parole dell'autore

Queste le parole di Vian: "L'intenzione dell'inquadratura è di far vedere Amelia che giunge in Italia dalla parte del Mediterraneo, si dà per scontato che il Vesuvio sia in Campania. Vi è una contrazione di temporalità. Mi rendo conto che il passaggio può prestarsi ad ambiguità, nel contempo, rimango sempre fiducioso nell'intelligenza ed eleganza dei lettori".

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