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Tony Tammaro sempre più star all'estero: "Sarò a Parigi e Lisbona"

"Oggi chi fa musica e arte si gioca liberamente la sua partita. Scrivere una canzone è come giocare una bolletta o una schedina"

Tra poco sarà al cinema con il film "La Parrucchiera". "Mi sono messo in gioco parecchio", ha spiegato Tony Tammaro in un'intervista a Cronache di Napoli. "Faccio la parte del cattivo. Non mi era mai capitato, ma ho accettato la sfida. Quando ho letto il copione ho pensato fosse un errore. E invece il regista mi ha detto "No, noi vogliamo te che fai il cattivo". E' stata una bella prova".

Tammaro ha raccontato durante la carriera la figura del tamarro in tutte le sue sfaccettature. "Oggi farsi l'amante o avviare una relazione, grazie a Whatsapp è diventato facile. Puoi fare le corna al marito, o alla moglie, dal bagno rispondendo ai messaggi sul cellulare. In passato era decisamente più complicato. Quando ero ragazzo spesso ti capitava di dover tentare di contattare una ragazza sul telefono di casa e di trovare il padre dal! 'altra parte della cornetta. Cominciava a chiederti "Chi siete?", "Che volete da mia figlia?" Era piuttosto imbarazzante".

Sul mondo della musica: "All'epoca per far sapere che esistevi avevi bisogno di una adeguata promozione, di una casa discografica che investiva dei soldi per rendere noto che tu avevi creato un prodotto. Oggi chi fa musica e arte si gioca liberamente la sua partita. Scrivere una canzone è come giocare una bolletta o una schedina. Se la indovini puoi anche diventare miliardario. Adesso scrivi una canzone, la metti in musica e pubblichi un video su Youtube. Se il pezzo piace non hai neanche bisogno della promozione. Io sono stato baciato dalla fortuna. Non avevo una casa discografica che mi sosteneva e mi pagai da solo la prima cassetta da vendere semplicemente nei locali in cui andavo a cantare. Molte finirono, invece, sulle bancarelle del mercato nero e grazie al passaparola diventai famoso senza spendere altri soldi".

Sulla sua Napoli: "Quando ero ragazzo Piazza Plebiscito era uno schifoso parcheggio, invece oggi è una splendida piazza. Di contro, però, c'è una microcriminalità fortissima". E i progetti futuri? "Ci ho provato gusto ad andare all''estero. Ho visto tante cose stupende. So già che sarò a Parigi e Lisbona. Poi mi esibirò in molte altre capitali europee dove ci sono ragazzi napoletani che lavorano".

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