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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Sgarbi si candida per la Campania Per il turismo bisogna puntare sulla storia

Che sia per il Pd o il Pdl non fa differenza, Vittorio Sgarbi, dopo l'asperienza milanese punta dritto dritto alla Campania dove nel 2010 vorrebbe diventare assessore regionale alla cultura. Un settore che secondo il critico d'arte in questi anni è stata relegato ai margini

"La proposta turistica campana relega il suo patrimonio artistico e monumentale ai margini. Offre Capri, Positano, Sorrento come tappe balneari e poi ti dice, 'se hai un'ora vai a Paestum'.

Vittorio Sgarbi sferra una dura critica all'approccio ai turismo della Campani e nei confronti delle strategie culturali fino ad oggi messe in atto dice: "Chi se ne frega di tutta quest'arte contemporanea? Loro si sono occupati di tutto quello che parte dal 1978. Degli ultimi 30 anni. Che esistono. Ma io mi vorrei occupare dei 2970 anni che li hanno preceduti, e questa mi sembra una buona idea".

Il critico d'arte è un fiume in piena e attacca il governatore: "Non bisogna chiudersi del tutto al moderno, ma Bassolino ha creduto di investire in cultura commettendo l'ingenuità di rivolgersi a personaggi come Bonito Oliva e Cycelin, degli ignoranti. Il livello medio dell'arte contemporanea coincide con la discoteca e le canne".

Ma perchè Vittorio Sgarbi ha improvvisamente a cuore la gestione della cultura in Campania. Presto detto, per il 2010 punta dritto dritto all'assessorato regionale della Cultura. che sia con il Pd o il Pdl non conta l'importante è portare al settore, "passione e competenza".

"Cos'é importante in Campania? La storia. La Magna Grecia, il barocco. E' tempo di finirla con la prassi dei giochetti che chiamano cultura e invece sono salotti. Bisogna riappassionare la gente - aggiunge - non c'é niente di peggio della cultura usata male".

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