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Cultura

Scapestro canta Buscaglione: "L'incontro con 'Donna di nessuno' è stata una piccola magia"

L'intervista all'artista napoletano

"Ho ascoltato 'Donna di nessuno' in un periodo nel quale seguivo con curiosità e interesse la ricca produzione di Fred Buscaglione, nonostante la sua breve carriera, stroncata dall'incidente in auto. Il brano mi ha catturato da subito per il carico emotivo, il testo minimale, semplice ma struggente". Scapestro rilegge un classico del grande Buscaglione, "Donna di nessuno", risalente al 1958. Un omaggio all'amatissimo Fred, ma anche – e soprattutto – una dichiarazione di amore e devozione alla donna. 

L'artista napoletano ha parlato ai microfoni di NapoliToday del suo felice momento e dei progetti per i prossimi mesi. 

Scapestro, come è nata l’idea di rileggere un classico di Fred Buscaglione?

"Dopo aver scoperto la sua discografia, per puro interesse personale verso una musica un po' 'retrò'. L'incontro con il brano 'Donna di nessuno' è stata una piccola magia, mi ha conquistato da subito il testo, poi ho iniziato a suonarlo ai miei concerti ed è diventato una costante nel repertorio. L'ho sentita addosso e ho voluto rendere omaggio ad un artista e a questa sua bellissima canzone che non è tra le più conosciute". 

Ci illustri le particolarità e il concept del video del brano, tutto made in Naples?

"L'idea di partenza è stata quella di fare uscire il video nel giorno della festa della donna per rendere omaggio non solo all'universo femminile, ma a tutta la forza che contiene il brano. Per farlo ci siamo circondati di volti a noi familiari, 60 donne, le donne che sono nelle nostre vite, coinvolgendo anche neo mamme con piccole donne appena nate. Con Chiara Carnevale, che si è occupata delle riprese e del montaggio, nonché musicista all'interno del progetto Scapestro, siamo andati 'di casa in casa' per riprendere questi volti nel loro 'spazio', un luogo che le rappresentasse e che le potesse mettere a proprio agio, considerando l'imbarazzo nell'essere riprese -  una costante per quasi tue le donne coinvolte. Un'esperienza divertente e stimolante, che ci ha visto per settimane fare le trottole in macchina per raggiungere le diverse location".

Come vive questo momento un artista, non potendo esibirsi a contatto con la gente, ma solo in streaming o sui social?

"I concerti in streaming, ai quali sto partecipando, rappresentano grande resilienza da parte degli artisti. Ma tutti ci auguriamo che al più presto si possa ritornare a riprendere le attività dei concerti dal vivo, che hanno tutt'altra vibrazione e rappresentano fonte di sostentamento per un lavoro già spesso bistrattato nel nostro Paese".

Questo periodo di ‘clausura forzata’ può rappresentare comunque un’opportunità per un artista, magari per concentrarsi sulla scrittura di nuovi brani?

"Assolutamente sì. Personalmente ho colto la palla al balzo per dedicarmi alla pre-produzione del nuovo disco! Ciò che non ci distrugge ci fortifica".

Quali sono i tuoi progetti artistici per il futuro, non appena la situazione tornerà alla normalità?

"La musica come ogni forma d'arte è in continuo divenire, quindi non credo che si possa parlare di un ritorno alla normalità per continuare i propri progetti artistici. La nostra è un'esigenza - come dicevo - e in questo momento sto lavorando ai nuovi brani. Quindi spero di arrivare ad un nuovo disco per il nuovo anno".

Fulvio Di Nocera, in arte Scapestro, è nato a Castellammare di Stabia (NA) nel 1978. Attivo contrabbassista per Polina, Bisca, 24 Grana, Francesco Di Bella, Daniele Sepe, Pennelli di Vermeer, Rione Junno e Songs for Ulan, con lo pseudonimo di Scapestro ha debuttato nel 2015 con il primo singolo Vado per un po’: nell'estate 2018 è uscito il suo primo album Shurhùq.

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