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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Chiaia / Riviera di Chiaia

La Riviera di Chiaia che diede i natali a… Frankenstein

In un palazzo nei pressi di piazza San Pasquale ha vissuto la scrittrice Mary Shelley, che ha fatto nascere qui il suo personaggio

“Dopo l’Italia visitarono la Germania e la Francia. Io, il loro primogenito, nacqui a Napoli, e da neonato li accompagnai nei loro giri”. Non si tratta di un napoletano celebre, né di un personaggio storico nato nel capoluogo campano. A raccontare la propria origine partenopea è Victor Frankenstein, nato dalla penna della scrittrice inglese Mary Shelley. Naturalmente è un personaggio inventato, ma che nel libro racconti di essere nato a Napoli è vero. Shelley, infatti, ha abitato con il marito – il poeta romantico sir Percy Bysshe Shelley – al civico 250 della Riviera di Chiaia, poco prima di piazza San Pasquale, a cavallo tra il 1818 e il 1819. Quando arrivò in città, la Shelley era sconvolta dalla morte dei suoi due figli e trovò conforto nella scrittura.

La scrittrice londinese era fuggita di casa 16enne e con l’uomo che aveva poi sposato era partita alla volta della Svizzera. Qui la coppia fu ospitata dal poeta Lord Byron e iniziò a leggere storie tedesche di fantasmi tradotte in francese. Una notte, da un incubo, nacque l’idea che diede poi vita alla sua famosissima opera, "Frankenstein ovvero il moderno Prometeo". I due, lasciata la Svizzera, partirono alla volta dell'Italia e, tra le varie città visitate, si fermarono a Napoli per alcuni mesi. Dopo la morte del marito, annegato durante una traversata di fronte La Spezia, in Liguria, Mary Shelley ritornò in Inghilterra. Non poté mai dimenticare Napoli – anche se, secondo uno storico inglese, l’aveva definita un “paradiso abitato da demoni” - tanto che, nell’edizione del 1931 del suo Frankestein, lo fece nascere proprio nel capoluogo campano.

Sempre durante il suo soggiorno partenopeo, trovò ispirazione per un altro suo romanzo, L’ultimo uomo. I biografi della scrittrice hanno raccontato che nel 1820 la coppia si trovò a dover affrontare le accuse e le minacce di Paolo e Elise Foggi, ex domestici che il sir Shelley aveva licenziato a Napoli. I due avevano infatti scoperto che Percy aveva registrato come figlio suo e di Mary una bambina di due mesi, affermando inoltre che la vera madre non fosse Mary, ma la sorellastra Claire Clairmont (che fin dalla partenza dall'Inghilterra si muoveva di pari passo con la coppia). Come sia andata veramente, non è stato mai provato: l’unica certezza è che la bambina morì quello stesso anno, a Napoli.

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