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Cultura

Giornate professionali di cinema: tra riflessioni sulla ripartenza, i film più attesi e le sale aperte a Napoli

Dopo la buona risposta del pubblico all’apertura dei cinema e in concomitanza con la riapertura delle prime sale napoletane si è svolta la convention dove sono stati presentati i film che usciranno in questo primo trimestre. Le opinioni di Mirra del cinema Plaza e di Colella del Vittoria

C'è impazienza per tornare nei cinema anche da parte degli spettatori che hanno maggiormente fruito la visione dei film in streaming dimostrando che le piattaforme non saranno mai dei sostituti del grande schermo. Secondo i sondaggi fatti sia in Italia che in Europa, il cinema è l'attività fatta fuori casa che manca di più, infatti il 74% degli italiani avrebbe desiderato ritornare al cinema subito, anche nei momenti in cui i picchi di contagio del virus sono stati alle stelle. C'è ottimismo circa la volontà di presenza del pubblico che incoraggia le sale cinematografiche italiane a riaprire.

I dati che arrivano dalle sale in zona gialla in questi primi 10 giorni in cui le sale stanno riaprendo gradualmente sono buoni e con questa rinnovato entusiasmo in cui la voglia di ripresa è tanta, si è svolta l’edizione online de Le Giornate Professionali di Cinema, manifestazione che, in genere, si svolge a Sorrento a dicembre dove le case di produzione, registi e attori presentano i film che saranno distribuiti al cinema (l’edizione 2021 dovrebbe ritornare nella cittadina campana il 29 novembre).

In questa edizione primaverile della convention, pianificata prima della decisione del presidente del Consiglio Draghi di riaprire cinema e teatri nelle regioni in zona gialla, associazioni, produttori, talent e tutti coloro che compongono tutti i comparti della filiera dell’industria cinematografica sono uniti in questo clima di ripartenza consapevoli che il cinema cambierà dopo questo lungo break collettivo, ma l’obiettivo prefissato è riconquistare lo status brillante raggiunti prima che tutto fosse bruscamente interrotto: quando la Pandemia è arrivata in Italia i film stavano andando bene al botteghino ottenendo risultati straordinari sia a livello nazionale che europeo.

Il segnale di apertura è importante anche per i lavoratori dando un segnale concreto di ripresa economica del quale il mercato ha bisogno, ma, di fatto, il via libera del 26 aprile è stata inaspettata così esercenti e distributori si sono trovati a preparare una programmazione improvvisata e i film presentati alle Giornate Professionali di Cinema aiuteranno questo primo trimestre arricchendo un’offerta iniziale scarna.

Da Salemme e Siani all’ultimo film di Bond girato in Italia

Medusa, 01 Distribution con Rai Cinema, Vision Distribution, Lucky Red, Disney, Universal e molte altre case di produzione propongono micro listini di film che usciranno dal 20 maggio, considerata da tutti come la data che metterà realmente in moto l’industria, fino agli inizi di settembre, dando un assaggio delle corpose line up con molti dei film dall’uscita bloccata, mostrando come sarà densa l’annata cinematografica con un affollamento di film che vanno ben distribuiti.

Da Medusa a 01 Distribution, passando per la casa di produzione Vision (in pochi anni si è imposta come una realtà solida del nostro cinema collezionando successi come L’Immortale di Marco D’Amore e Il Giorno Più Bello del Mondo di Alessandro Siani), non mancano le produzioni dove sono presenti registi e attori napoletani.

Vincenzo Salemme con il suo Con Tutto Il Cuore, Fortunato Cerlino in Il Giudizio prodotti da Medusa; Benvenuti a Casa Esposito di Gianluca Ansanelli, Alessandro Gassmann che dirige Massimiliano Gallo e Marcherita Buy ne Il Silenzio Grande, la coppia Siani-De Sica in Chi ha incastrato Babbo Natale? Targati Vision; Qui Rido Io di Martone con Toni Servillo il quale sarà accanto a Silvio Orlando in AriaFerma di Di Costanzo, L’Ombra di Caravaggio di Michele Placido con Riccardo Scamarcio e I Fratelli De Filippo di Sergio Rubini di 01 Distribution sono solo alcuni degli esempi di come sarà massiccia la presenza di Napoli durante la sognata prossima stagione cinematografica che fronteggerà i colossi di Disney come il nuovo adattamento di West Side Story di Steven Spielberg e di Universal come il più volte rinviato 007 No Time To Die l’ultimo film della saga di James Bond con Daniel Craig girato a Matera.

L’autunno si annuncia ricchissimo. Si spera che sia l’anno del rilancio in cui non ci siano altri duri e improvvisi stop dove sarà necessaria la collaborazione di tutti, auspicando nell’aiuto del ministero della Cultura per trovare soluzioni che aiutino in cinema italiano e dare sostegni e risorse a tutti i lavoratori della filiera cinematografica. 

I film che usciranno da maggio e le sale che aprono a Napoli

I cambiamenti sono all'ordine del giorno durante questa fase di test per il cinema e ciò che è lampante è che, a parte poche case di produzione come Vision che distribuirà a fine agosto di Ritorno a Coccia di Morto, seguito di Come un gatto in tangenziale con Paola Cortellesi, c'è prudenza nel far uscire i film più importanti: si aspetta un periodo dove le sale saranno aperte su tutto il territorio auspicando in un alleggerimento delle rigidità attuali e del coprifuoco che in base all’andamento della curva dei contagi potrebbe già esserci per metà maggio.

Le case di distribuzione si allineano alla cautela degli studios americani visto che non c’è una riapertura globale dei cinema nei luoghi chiave e si sperimentano alcuni titoli con l'uscita sulle piattaforme. I grandi titoli sono rimandati perché sono destinati ai tutti i cinema nel mondo.

Anche da noi i film italiani più attesi come Diabolik dei Manetti Bros e Freaks Out di Gabriele Mainetti usciranno dall'autunno in poi ed è chiaro che molte pellicole come Tre Piani di Nanni Moretti e Materiale Emotivo di Sergio Castellitto, pronti ormai da più di un anno, aspettano i Festival di Cannes e di Venezia.

Sono timidi passi necessari per ripartire dove non mancano delle sorprese come quelle di Gabriele Salvatores che ha annunciato che il suo Comedians uscirà il 10 giugno proprio per aiutare i cinema a ripartire e probabilmente non è escluso che anche altri produttori e registi potrebbero seguire il suo esempio essendo propensi a rischiare nel fare uscire i loro i film in questo primo trimestre estive.

Per ora si guardano ai film d’autore come Il Cattivo Poeta con Castellitto nei panni di D’Annunzio; ai trionfatori degli ultimi premi Oscar come il vincitore delle tre statuette Nomadland, The Father con Anthony Hopkins che uscirà sia in versione originale che doppiata, Un Donna Promettente e al miglior film internazionale Un Altro Giro con Mads Mikkelsen. Ci sono i ritorni dei film che sono stati poco in sala e delle pellicole adatte ai cinema all’aperto come commedie italiane e straniere e degli horror.

Proprio il premiatissimo Nomadland e Rifkin’s Festival, l’ultimo film di Woody Allen sono i due film che stanno accompagnando l’apertura progressiva delle sale cinematografiche napoletane in questa settimana come il Multicinema Modernissimo che metterà a disposizione la sale 1 e 3. Il primo è stato il Cinema Vittoria che il 1 maggio ha riaperto con Nomadland di Chloé Zhao che, nel rispetto dei protocolli, sta facendo il pienone di spettatori. Dopo mesi bui questo weekend accende il proiettori anche il cinema Plaza con l’ultimo film di Allen che uscirà solo al cinema e con il thriller FINO ALL'ULTIMO INDIZIO con Denzel Washington.

Posti contingentati per garantire il distanziamento di almeno un metro in cui, anche se non è obbligatoria è preferibile la prenotazione online, addetti alla sicurezza per evitare che si creino assembramenti, misurazione della temperatura mascherina Ffp2 per tutta la durata dei film e l’ultimo spettacolo alle 19.30 per far permettere il rientro a casa alle 22 non sono stati dei deterrenti per le persone che hanno voglia di vedere i film sul grande schermo. Non è escluso che nei prossimi giorni anche le altre sale cinematografiche della città riaprano, favoriti anche dalla maggiore uscita dei film messi a disposizione dalle case di distribuzione.

Le opinioni degli esercenti napoletani

Giuseppe Colella, amministratore unico del cinema Vittoria, racconta che in questi giorni quando è iniziata la proiezione del film le persone in sala hanno applaudito come segno di liberazione. Il pubblico prenota online, cosa consigliabile per essere sicuri trovare le poltrone, oppure corre per riuscire ad acquistare dal vivo i biglietti per non perdersi i film. In questi giorni l’affluenza c’è ed è tanta, infatti la sala che è tra i presidi del cinema d’essai della città sono stati costretti rimandare qualcuno a casa riuscendo a occupare i posti a disposizione. Le persone sono felici di ritornare al cinema e continuano a contattare il cinema Vittoria per avere informazioni sui film proiettati nelle due sale che fino al 13 maggio saranno ancora Nomadland e il cult ventennale di Wong Karl Wai e In the Mood for Love, prevedendo un altro fine settimana di lavoro intenso.

Il cinema Plaza è il secondo cinema ad aver aperto a Napoli. I due spettacoli iniziali di questo primo pomeriggio raccolgono 60 prenotazioni destinate ad aumentare nel corso delle ore e dalle prenotazioni online che già sono iniziate a fioccare per i prossimi giorni sembra che il pubblico abbia accolto bene la riapertura della storica sala del Vomero gestita da Guglielmo Mirra, dando un buon presagio alla famiglia Mirra dopo la chiusura definitiva del cinema Arcobaleno. “E’ un piacere aprire con un film come quello di Woody Allen che è stato pensato solo per il passaggio per la sala e non per le piattaforme. Ci dà una nuova energia e spero che il pubblico vomerese ci continui a seguire” dice Mirra.

Sia il cinema Vittoria che il Plaza sono tra quelle realtà che negli anni hanno retto all’avanzata dei Multiplex e la decisione di essere i primi ad aver fatto da apripista a Napoli è un simbolo di resistenza che invoglia rimettere in piedi il settore che è stato tra quelli più penalizzati nonostante anche gli studi scientifici fatti in campo europeo dall’Unione Internazionale dei Cinema confermano che nei cinema europei non si è registrato nessun caso di contagio al virus dimostrando che i cinema luoghi che riescono a essere vissuti in sicurezza.

Sia Giuseppe Colella che Guglielmo Mirra accolgono con piacere la disponibilità del ministro della cultura Dario Franceschini nel rivedere il decreto legato alle dinamiche della finestra theatrical (ossia la window da 105 è stata ridotta a 30 giorni dal passaggio del film in sala alla visione in streaming che dovrebbe durare fino al 31 dicembre per i film italiani) ha alzato un vero vespaio.

Per entrambi è un atto doveroso essere aperti alla possibilità di trovare delle alternative al decreto firmato da Franceschini: “C’era da aspettarselo perché è stato sollevato un tale polverone di protesta che non poteva restare inascoltato perché la riduzione delle finestre è quasi una concorrenza sleale che favoriscono le piattaforme rischiando di danneggiare soprattutto i cinema delle province. Poi sapere ce un film si vedrà gratuitamente in piattaforma non incoraggia la gente a muoversi per andare al cinema. Se poi nel concreto si troverà un accordo che sarà accolto dal ministero è un altro paio di maniche ma qualcosa va rivisto” dice Colella a cui fa eco Guglielmo Mirra: “Il centro del problema è proprio per il cinema italiano che ne soffrirebbe tantissimo per non parlare delle sale tradizionali che non hanno alle spalle grandi catene. Al ministro è stato fatto notare che si vuole che le monosale e le bisale delle città resistano l’allargamento della finestra è necessaria”.

Riguardo l’orientamento preso, almeno per adesso, dalla maggior parte delle case di produzione di andare adagio con l’uscita dei grandi titoli, dove, soprattutto, si sente la mancanza di una forte presenza dei grossi nomi del cinema italiano che avrebbero potuto sostenere la fase della ripartenza la scelta è comprensibile.

“Si stanno facendo delle prove per testare il mercato. Anche se gli incassi non sono alti le reazioni sono buone. E’ questo ciò che conta ed è incoraggiante. Secondo me si stanno facendo degli sforzi nella giusta direzione” sostiene Mirra, mentre per Colella si sarebbe potuto osare di più: “Prima di questa riapertura con l’avanzare dell’estate dove il cinema, soprattutto a Napoli, ha funzionato poco, l’avrei trovata prudente come decisione ma dopo aver visto i numeri che si stanno facendo in questi giorni io avrei rischiato e fatto uscire qualche titolo forte. Però va tenuto conto che le sale sono ancora ridotte e le case di produzioni devono recuperare gli investimenti fatti per cui conservare i film importanti che potrebbero incassare bene per tempi migliori è ragionevole. E’ un’industria dove certe scelte non si prendono solo con il cuore”.

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