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Cultura

Renzo Arbore torna in tv con 'Ll' arte d' 'o sole": "Napoli capitale del Sud"

Intervistato da Today.it, l'artista ha presentato il suo nuovo programma presto in onda su RaiDue: "Un'antologia straordinaria di canzoni napoletane"

L'eclettico Renzo Arbore si è raccontato nel corso di una lunga e appassionante intervista a Today.it. Lo ha fatto parlando delle sue origini, della sua cultura partenopea, del suo nuovo programma in arrivo su RaiDue e del connubio - che definisce "doloroso" - tra musica neomelodica e camorra. Vi proponiamo alcuni passaggi dell'intervista.

Sa che molti sono convinti che lei sia napoletano, invece non sanno che è nato a Foggia?
"Sì, questa è una cosa vecchissima. Da sempre in tanti sono convinti che sono napoletano. Ho anche la cittadinanza napoletana, che mi ha dato il Sindaco di anni fa. Io a Napoli ho vissuto, ci vado tante volte, la mia cultura è quella napoletana. Mia madre era napoletana, mio padre faceva il dentista a Napoli, mio fratello è nato a Napoli".

Qui l'intervista completa

Il grande amore per Napoli quindi nasce dalle sue origini?
"Sì, certo. E poi Napoli è la capitale della cultura meridionale, diciamo la verità. La cultura del Sud fa capo a Napoli, che ha avuto dei periodi di grandissima fertilità artistica. Ce l'ha ancora, però quelli straordinari sono stati gli anni in cui hanno composto le canzoni d'autore, le melodie più melodiose del mondo. Non c'è nessun critico che può confutare questa cosa: le melodie più melodiose del mondo sono state scritte a Napoli dalla metà dell'800 fino a Pino Daniele, ma anche da compositori non napoletani come Dalla, che ha scritto 'Caruso', Modugno, pugliese come me, che ha scritto 'Tu sì 'na cosa grande' e tanti altri. E' una cultura della quale siamo imbevuti fin da bambini". 

'Ll' arte d''o sole' è il suo nuovo programma in onda su Rai2 (18 dicembre, 25 dicembre, 1 gennaio)
"E' un'antologia straordinaria di canzoni napoletane, voluta fortemente da Carlo Freccero e nata dall'intuizione di un dirigente Rai di Napoli che prima di distruggere le scenografie di 'Guarda... Stupisci', fatte da Cappellini e Licheri, mi propose di riutilizzarle gratuitamente. Così ho fatto il programma che è costato meno nella storia della Rai, 5 mila euro a puntata. Il titolo è una frase che i napoletani ripetevano spesso 'Voglio fa l'arte d' 'o sole', ovvero, voglio fare il comodo mio, come fa il sole.  L'arte del sole, solo a Napoli potevano inventare una cosa così bella". 

Spesso si accostano i cantanti neomelodici alla camorra, ultimamente se ne sta parlando molto. Questo secondo lei ferisce in qualche modo la canzone napoletana e anche Napoli?
"Il fatto di sposare la camorra con tutti i cantanti neomelodici mi addolora. Ci sono cantanti neomelodici bravi che non hanno niente a che fare con la camorra, però è un genere che mi è lontano. Io canto i classici della canzone napoletana, anche i nuovi classici, ma sempre d'autore e liriche molto preziose e poetiche".“
 

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