rotate-mobile

Nino D'Angelo: "La musica napoletana è più povera"

L'artista è salito in cattedra all'Università Suor Orsola Benincasa: "Dopo Pino Daniele abbiamo perso molto"

Da ex scugnizzo a professore per un giorno. Le porte dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli aprono le porte a Nino D'Angelo, colui che con la sua musica è riuscito a "dare voce a chi voce non ne ha". E per l'artista napoletano è stata l'occasione anche di parlare a braccio del momento che sta vivendo la musica napoletana: "Dopo Pino Daniele abbiamo perso molto e credo che la nostra musica sia più povera. Lui è stato il più grande esponente della nostra cultura e non mi sembra di vederne altri all'altezza in giro. Dobbiamo rimboccarci le maniche". 

D'Angelo è poi tornato anche sulla polemica sui neomelodici, chiarendo che "...non volevo essere contro nessuno, né criticare. Io voglio bene a tutti. E' solo un fatto anagrafico. Quando è nato il neomelodismo, a metà anni '90, io scrivevo pezzi come 'Senza giacca e cravatta'. Posso definirmi, quindi, un vecchio melodico, non certo un neo". 

Sulla sua presenza all'Università, Nino D'Angelo non nasconde l'emozione: "Io non ho avuto la possibilità di studiare. Sono qui anche per dire che tutti i ragazzi dovrebbero avere questa chance, mentre ancora in troppi restano esclusi". 

Video popolari

Nino D'Angelo: "La musica napoletana è più povera"

NapoliToday è in caricamento