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I Nastri d’Argento arrivano a Napoli per premiare le serie tv

I Nastri d’Argento, il premio più antico del cinema italiano si apre alle serie TV premiandole con la prima edizione di Nastri d’Argento - Grandi Serie Internazionali. Un progetto collettivo interamente dedicato alle serie che il direttivo del Sngci-Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani ha iniziato a intavolare un anno fa e che si sarebbe dovuto svolgere lo scorso marzo a Napoli, città considerata la capitale della serialità italiana essendo set perfetto di molti dei titoli di successo degli ultimi anni e che con la sinergia tra la Sngci e la Film Commision Campania, diventa di diritto sede d’eccellenza per l’inizio di questa nuova avventura dei Nastri.

“Per i 75 anni dei Nastri d’Argento abbiamo deciso di fare un salto per guardare l'evoluzione dello storytelling nell'audiovisivo in cui la serialità è in prima linea, dove i legami con il cinema sono sempre più palesi. Un'occasione per fare il punto su produzioni ormai entrate nel mondo dell’industria ma anche nelle abitudini del grande pubblico, soprattutto in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo” dice durante la presentazione in diretta streaming Laura Delli Colli, presidente del SNGCI.

Con l’impennata dei contagi sono pochi i set che sono aperti in tutta Italia e Napoli, attualmente, è la città in cui si sta riuscendo a portare avanti la lavorazione di numerosi film e serie. Proprio in queste settimane sono in corso in città le riprese di Gomorra V e de L’Amica Geniale 3, anche per questo motivo la scelta di Napoli ha un forte valore simbolico e che rimarca il contributo dato dalla Film Commision Campania che, in 15 anni, ha visto nascere e continua a produrre sul suo territorio serie cinematografiche di grande appeal anche internazionale.

“Noi siamo felici di essere accanto ai Nastri d'argento che festeggia i suoi primi 75 anni con la creazione di questo evento che premia la serialità" dichiara la giornalista Titta Fiore, presidente della Film Commision Campania "la Film Commission ha affiancato moltissime serie ambientate a Napoli non ancora trasmesse: ci sono I Bastardi di Pizzofalcone 3, Il Commissario Ricciardi e Nina Settembre, tre serie tratte da de Giovanni; una produzione tv tratta da Il Talendo di Mr. Ripley e la serie internazionale dedicata a Maradona dove gli episodi girati a Napoli sono diretti da Edoardo De Angelis. Solo contando gli ultimissimi anni, sono più di 132 set dove la Film Commission ha contribuito anche per la ricostruzione dei set. C'è stata una crescita esponenziale delle produzioni sul territorio. In 15 anni abbiamo supportato 1000 produzioni che hanno dato lavoro tra il 40 e il 60 % delle maestranze campane. Per la Campania è un forte indotto l'arrivo di queste grandi produzioni”.

Nastri d’onore a Montalbano, L’amica geniale e Gomorra

Nonostante il periodo, si cerca di non mollare continuando a organizzare eventi, con l’obiettivo di consegnare i premi in presenza a Napoli, sperando di farlo nella primavera del 2021. Aspettando la premiazione del 2021, si lavorerà per scegliere i candidati che parteciperanno alle cinquine delle singole categorie. Per inaugurare la prima edizione dei Nastri d’Argento - Grandi Serie Internazionali, il sindacato ha deciso di assegnare i Nastri d’onore a tre serie considerate i pilastri che hanno rivoluzionato la serialità italiana: Il Commissario Montalbano, L’amica geniale e Gomorra.

Tre successi internazionali che nascono da popolarissimi casi letterari, ambientati in Campania e in Sicilia. Possono essere visti come dei prototipi che hanno dato l'opportunità di sperimentare nuovi linguaggi. Grazie alle serie TV gli attori sono diventati delle stelle, creando uno star system che influenza il cinema sempre più. Infatti con i nastri d’onore dati a queste tre serie cult si premiano anche i volti iconici di queste serie. Tra questi c’è Luca Zingaretti che con la sua interpretazione ha reso eterno il personaggio creato da Camilleri. In vent’anni le avventure di Montalbano ha sempre fatto il boom di ascolti e, ancora oggi, le repliche incollano milioni spettatori.

Dal video messaggio che arriva durante la conferenza stampa online, Zingaretti è soddisfatto di questo ennesimo riconoscimento: “Grazie per questo premio così prestigioso. La mia cavalcata con Salvo Montalbano me la porterò per tutta la vita avendo amato visceralmente Salvo. Mi porterò per sempre dietro i mesi in cui abbiamo girato in Sicilia e ho lavorato con e su Salvo. Le chiacchierate con Andrea Camilleri fatte nel suo studio. Mi porto dietro il piacere di lavorare con i miei colleghi che ringrazio con i quali in questi 20 anni abbiamo condiviso tanto. Mi porterò sempre dietro il ricordo di Alberto Sironi, che con la sua regia mi ha sempre guidato, diventando una figura paterna".

Napoli e il successo de L’Amica Geniale e Gomorra

“Anch’io ho fatto un percorso di formazione come Lila ed Elena. Era una grande storia su cui lavorare. Non mi sono mai sentito in pericolo di realizzare L’Amica Geniale perché è una storia che ho capito profondamente. Non smetterò mai di ringraziare Elena Ferrante per avermi fatto crescere e diventare un regista più consapevole. Da Napoli è iniziato tutto e non credo di riuscire a privarmi, artisticamente, di questa città” racconta Saverio Costanzo durante la conferenza stampa. Costanzo per la terza stagione, le cui riprese sono iniziate da qualche giorno a Napoli, farà solo parte del team creativo. La visione di Costanzo dell’adattamento televisivo dei romanzi della Ferrante ha conquistato il pubblico di mezzo mondo dove la ricostruzione di quella Napoli degli anni 50/60 ne è stata parte integrante.

Della stessa opinione è Domenico Procacci che con la sua Fandango ha coprodotto L’Amica Geniale con Wildside, Rai Fiction e HBO: “L'intuizione di comprare i diritti de L'Amica Geniale è stata suggerita da Laura Paolucci che è tra gli sceneggiatori della serie mi ha sollecitato a leggere i libri che, all’epoca, ne erano solo due. Si lavora bene a Napoli, c'è una grande professionalità e organizzazione che abbattono gli stereotipi. Sono contento che i Nastri assegnati alle serie parta da Napoli”.

Procacci è anche tra i produttori di Gomorra insieme a Riccardo Tozzi di Cattleya anche lui presente in collegamento Zoom: “È bello che i Nastri inauguri questa sezione. Napoli è il territorio che ha accompagnato di più questo fenomeno della serialità dove noi italiani siamo riusciti a inserirci in un panorama mondiale. Questa fioritura ha sviluppato nuovi posti di lavoro per giovani. Noi italiani abbiamo affondato la struttura delle serie nel cinema. Siamo contenti di tornare a Napoli per questi premi così importanti".

Tozzi è stato tra i primi a cogliere le potenzialità della nuova serialità con Romanzo Criminale e coglie l'occasione per anticipare che Cattleya ritornerà a Napoli per produrre una nuova serie super top secret: "Stiamo pensando di tornare a Napoli con un grosso progetto seriale adattando al presente un grande romanzo letterario per la fine del 2021". Tra i protagonisti vincitori dei nastri d’onore c’è anche uno degli attori simbolo di Gomorra, Marco D’Amore, che manda un video messaggio realizzato questa notte proprio sul set della stagione conclusiva della serie crime che è sempre più lanciata all’estero: “Vi ringrazio dal set di Gomorra 5. Non c’è luogo migliore per testimoniare come donne e uomini continuino a lavorare, anche in questo periodo difficile, perché sentono necessario quello che facciamo. Siamo tutti insieme per festeggiare questa vittoria. Grazie anche a Napoli fucina di talenti, fonte inesauribile di ricchezza e bellezza"

Il cambiamento delle serie tv italiane

Con questa nuova sezione, definita anche Serie d’Argento, i Nastri d’Argento evidenziano la forte parentela tra cinema e TV. La serialità è il linguaggio contemporaneo mettendo insieme nuovi linguaggi che si intrecciano: TV, cinema, letteratura e teatro (molti attori vengono anche dal mondo teatrale). Una contaminazione che ha eliminato un pregiudizio antico che fino a pochi anni fa c'era tra cinema e serialità dove il cinema era considerato la Serie A e la tv la Serie B, separando in compartimenti stagni gli artisti che prendevano parte in quelle che per tanto tempo sono state conosciute come fiction.

Oggi nelle produzioni televisive sono coinvolti i registi più premiati e grandi sceneggiatori, realizzando prodotti di qualità abbattendo anche le barriere tra il pubblico cinematografico e quello televisivo. Le serialità italiana ha alzato l’asticella perché ha affondato le sue radici nel cinema di qualità . I produttori e gli autori puntano sempre più in alto aver paura dell’innovazione, complici anche l’esplosione delle piattaforme. Infatti, la serialità apre un nuovo mercato e amplia la platea grazie alla presenza delle piattaforme che soprattutto in questo periodo complicato sta sostenendo anche economicamente il settore dell'audiovisivo, oltre a essere più coraggiosi nello sperimentare e proporre nuovi contenuti, riuscendo a imporsi sul mercato mondiale.

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