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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

Lutto nel mondo della cultura e dell'università, è morta Lidia Curti

Critica femminista e professore onoraria di letteratura inglese all'Orientale

E' scomparsa Lidia Curti, critica femminista e professore onoraria di letteratura inglese all’Università L’Orientale di Napoli. Tanti i messaggi di cordoglio per ricordarla.

"In questi anni abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di incrociare Lidia e di averla in molte battaglie al nostro fianco, nei cortei, nelle chiamate pubbliche all’interno dell’Università di invito allo sciopero globale femminista, nel tracciare le fila dei femminismi neri con l’invito profondo a guardare insieme le molteplici differenze e oppressioni. Le sue parole, il suo contributo critico e politico, la sua lucidità e il suo sguardo erano un faro in quella ricerca costante e profonda di confronto, in una prospettiva femminista che ci interpellava nel nostro presente fatto di stati fortezza, di rifiuto dell’alterità e delle diversità e di continue ri-organizzazioni e ri-creazioni delle eredità lasciate dal colonialismo e dallo schiavismo. Rimarranno preziose per noi le sue parole dedicate ad Angela Davis e al suo pensiero politico in occasione della presentazione di Donne, Razza e Classe a Napoli. Lidia costruiva ponti, connessioni e ci invitava a farlo, “verso un futuro femminista che non sia solo bianco e occidentale e superi frontiere temporali e spaziali, continenti terreni e astrali, aree diverse del sapere” (in Femminismi Futuri 2019) Ciao Lidia, non dimenticheremo, come ci hai detto tu, che il femminismo rappresenta la guida alle strategie di lotta e ci impegneremo a fare i conti con quel panico bianco di cui è invasa l’Italia e per cui è necessario lo sciopero ed è necessaria la nostra lotta", scrive in una nota Tamu Edizioni, progetto culturale indipendente e collettivo con base a Napoli.

"Apprendiamo con grande dolore la scomparsa di Lidia Curti, critica femminista e professore onoraria di letteratura inglese all’Università L’Orientale di Napoli. In questi anni abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di incrociare Lidia e di averla in molte battaglie al nostro fianco, nei cortei, nelle chiamate pubbliche all’interno dell’Università di invito allo sciopero globale femminista, nel tracciare le fila dei femminismi neri con l’invito profondo a guardare insieme le molteplici differenze e oppressioni. Le sue parole, il suo contributo critico e politico, la sua lucidità e il suo sguardo erano un faro in quella ricerca costante e profonda di confronto, in una prospettiva femminista che ci interpellava nel nostro presente fatto di stati fortezza, di rifiuto dell’alterità e delle diversità e di continue ri-organizzazioni e ri-creazioni delle eredità lasciate dal colonialismo e dallo schiavismo. Rimarranno preziose per noi le sue parole dedicate ad Angela Davis e al suo pensiero politico in occasione della presentazione di Donne, Razza e Classe a Napoli. Lidia costruiva ponti, connessioni e ci invitava a farlo, “verso un futuro femminista che non sia solo bianco e occidentale e superi frontiere temporali e spaziali, continenti terreni e astrali, aree diverse del sapere” (in Femminismi Futuri 2019) Ciao Lidia, non dimenticheremo, come ci hai detto tu, che il femminismo rappresenta la guida alle strategie di lotta e ci impegneremo a fare i conti con quel panico bianco di cui è invasa l’Italia e per cui è necessario lo sciopero ed è necessaria la nostra lotta", è il post di cordoglio della community "Non una di meno".

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