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Cultura

Pino Daniele in versione "giapponese", polemiche sullo scherzo della jap idol virtuale

È apparso su YouTube "Miku a metà", album cover cantato dal più famoso degli avatar Vocaloid. Divertissement e non operazione commerciale, non ha messo però tutti d'accordo

Sembrava un divertissement per pochi intimi, paraltro di un autore che non aveva ritenuto di pubblicare il suo nome. Circolava su YouTube da qualche giorno: una versione di "Nero a metà" di Pino Daniele in versione Vocaloid.

Facciamo un passo indietro. Vocaloid è un software capace di "cantare" un brano, appunto una sorta di synth vocale in realtà basato, almeno inizialmente, sulle voci campionate di cantanti (giapponesi) reali. Non si tratta però di fredda sintesi: Vocaloid è soprattutto i suoi avatar, personaggi stile anime diventati famosi ben oltre il Giappone. E Miku Hatsune è una di questi avatar, anzi è forse l'avatar di Vocaloid per eccellenza.

È proprio alla virtual idol dai capelli ciano (dalla voce "derivata" dalla cantante e doppiatrice nipponica Saki Fujita) che è stato fatto cantare l'intero disco di Pino Daniele, in una versione – neanche a dirlo – davvero poco fedele all'originale, e dal titolo autoesplicativo "Miku a metà".

Se a qualcuno – anche tra i fan di Pino Daniele – l'idea ha strappato più di un sorriso, ad apprezzare poco lo scherzo è stato invece il figlio dell'artista, Alex Daniele, che minaccia di far togliere dalla rete il brano in accordo con la casa discografica.

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