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Cultura

Michele Zarrillo: "Napoli, una città speciale"

L'artista in scena al Teatro Diana: "Ho sangue campano e lucano. Pur essendo nato a Roma, saranno rimasti in me elementi ancestrali partenopei che influenzano il mio modo di cantare"

"Ho sangue campano e lucano. Pur essendo nato a Roma, saranno rimasti in me elementi ancestrali partenopei che influenzano il mio modo di cantare, il mio gorgheggio un po' arabesco, me lo dicono in molti. Napoli ha avuto tante contaminazioni, per ogni musicista è una città culturalmente fondamentale". Così Michele Zarrillo, questa sera in scena al Teatro Diana di Napoli per il suo "Vivere e Rinascere Tour".

"Per me Napoli è ancora più speciale: da qui è partito il mio primo vero tour nel 1992 al teatro Bellini. Una vera consacrazione. Lo zoccolo duro dei miei fan è qui", ha spiegato l'artista a La Repubblica. " Mi lega a Napoli anche Enzo Avitabile, un grande musicista: ha ancora l'entusiasmo degli esordi, è un artista senza pregiudizi e sovrastrutture. Spero un giorno di collaborare con lui".

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