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Cultura San Lorenzo

Mater camorra di Gianni Sallustro e Nicla Tirozzi al teatro Instabile

Lo spettacolo Mater Camorra adattamento da Brecht di Tirozzi Sallustro che firma anche la regia va in scena dal 29 dicembre all'8 gennaio al Tin e compie venti anni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Lo spettacolo “Mater Camorra” va in scena dal 29 dicembre all’8 gennaio al Teatro Instabile Napoli, ed è un adattamento da Brecht di Gianni Sallustro e Nicla Tirozzi. La regia è di Gianni Sallustro. “Questo lavoro, nato da un’idea di Michele Del Grosso nel 2002 - dice il regista Gianni Sallustro - che festeggia quest’anno vent’anni di messa in scena e parla di camorra e mafia e di Gaetano Montanino a cui Mater Camorra è dedicato. Lo spettacolo è stato candidato al Premio UBU nel 2014 e inserito nella Biblioteca digitale contro le Mafie dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. “Si può pensare che le donne siano contro le guerre – dice Sallustro nelle note di regia - perché nell’immaginario collettivo è il sesso maschile che combatte. Se invece consideriamo intrecciati privato e pubblico, individuo e collettivo, femminile e maschile, in guerra la parte sostenuta consapevolmente dalle donne è sempre stata grande. Sono le donne a garantire solidarietà ed affetti a chi agisce in un teatro di odio e di distruzione. E ancora, in tempo di guerra, sono le donne, oltre a decidere di poter combattere in prima linea, a sopportare un sovrappiù di violenza: gli stupri, la prostituzione coatta oppure la riduzione alla funzione di cura ed assistenza”. Il linguaggio con cui si esprimono gli attori è un insieme dei vari dialetti campani. Lo zoomorfismo è una caratteristica fondamentale dei personaggi dello spettacolo per sottolineare la loro “bestialità”. La “Guerra dei Trent’anni” viene attualizzata nello scontro perenne fra i clan sottolineato da un coro greco di animali che fa immergere lo spettatore in una giungla. I costumi sono ricoperti di soldi macchiati di sangue per evidenziare che il “Dio denaro” è l’unico interesse dei camorristi. In scena, oltre a Nicla Tirozzi e Gianni Sallustro, ci sono Ciro Pellegrino, Gianluca Cangiano, Tommaso Sepe, Francesca Fusaro, Davide Vallone, Vincenza Granato, Vincenzo Gambocci, Antonio Pio Del Vecchio, Nancy Pia De Simone, Rosa Vanese, Carlo Paolo Sepe, Noemi Iovino, Paola Carillo, Roberta Porricelli, Maria Crispo, Antonella Montanino, Elisa Sodano, Gennaro Zannelli, Salvatore Ciro Tufano, Luigi Guerra, Sara Ciccone, Anna Sodano, Enrico Annunziata.

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