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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Massimiliano Campanile: “Con 'Non c'è niente che cambierei' metto la mia esperienza a servizio dei ragazzi”

Tante persone al PAN per la presentazione dell'autobiografia del famoso hair stylist napoletano che affronta il bullismo e il coming out. La prefazione è firmata da Cristina Donadio

Non c'è nulla che non rifarei. Rivivrei anche i grandi dolori. Ho scritto “Non c'è niente che cambierei” perché ho voluto che le persone mi conoscessero per quello che sono, andando al di là del Massimiliano Campanile che ha avuto successo, l'uomo che è presente agli eventi. Desidero che venga fuori il Massimiliano che viene dalla periferia che ha sgobbato con tenacia. Chi leggerà il libro scoprirà chi sono io. È con questa mission che alla vigilia dei 50 anni il celebre hair stylist napoletano ha scritto la sua autobiografia pubblicata da Graus Edizioni, un libro onesto, senza orpelli con cui con la massima schiettezza racconta la sua infanzia segnata dal grande dolore per la perdita della madre avvenuta quando era solo un bambino, lo studio e la gavetta per perfezionare il suo talento che scalpita già a 13 anni dove crea le prime acconciature.

Soprattutto, senza risparmiarsi, racconta il bullismo subÏto per la sua omosessualità in anni in cui si viveva come una “diversità” della quale si preferiva non parlare apertamente con le proprie famiglie. Ed è questo il cuore pulsante del libro che affronta anche il lungo percorso verso il suo coming out mettendo la sua esperienza al servizio dei genitori: “Sono senza peli sulla lingua ma al tempo stesso mi metto nei panni dei genitori che prima di accettare devono capire ed è per questo che li invito a un dialogo diretto con i propri figli proprio quando sono giovanissimi, mettendo da parte la loro paura di scoprire. I genitori devono sapere, devono, già quando sono piccoli bisogna creare una complicità con i loro figli avendo quello che non ho avuto io anche se mio padre e Nunzia, la mia seconda madre, sono stati straordinari” racconta Massimiliano e continua “c'è ancora molta chiusura e spesso anche in tv si parla solo seguendo una linea alquanto restrittiva. Bisogna parlare del ragazzo picchiato ma non basta. È necessario fare di più”.

Poco più lunga di 60 pagine, l'autobiografia di Campanile è strutturata come un racconto confidenziale di un amico per offrire spunti di riflessione parlando a tutti anche a coloro che hanno vissuto esperienze diverse dalle sue e che non hanno difficoltà a immedesimarsi e a empatizzare, d'altronde, il segreto di Massimiliano Campanile sta nella capacità di entrare in sintonia con la gente che lo circonda come dimostra la presentazione in una delle sale del PAN gremita di amici, clienti e componenti del suo staff che sono per lui sia allievi che figli tanto che nellíatrio del Palazzo Carafa di Roccella hanno messo uno schermo per permettere alle numerose persone di seguire. Tutti sono corsi per dimostrare affetto e rispetto per Massimiliano. Tra le sue clienti che negli anni sono diventate amiche c'è anche l'attrice Cristina Donadio la quale ha scritto la prefazione di “Non c'è niente che cambierei”.

“Il successo l'ha reso migliore, non è diventato arido. Massimiliano ha una serie di codici per comprendere gli altri. Da lui si è tutti amici. Si prende cura di noi quando andiamo al negozio - dice Cristina Donadio - È un libro che prima di leggerlo lo senti. Veramente come se sentissi gli odori profumi, i suoni. È stato come vedere le immagini di un film. È un racconto per immagini e questo accade solamente quando c'è una autenticità nei libri. Quando ho scritto la prefazione ho voluto azzerare le cose che so di lui, quando lo vedo a lavoro. Ho preferito farmi travolgere dalla sua storia come se la sentissi per la prima volta”. Massimiliano, il ragazzo introverso che studiava e andava casa per casa per sperimentare il suo talento da hair stylist ce l'ha fatta: da Barra ai saloni del noto marchio internazionale dei saloni di Chiaia, Vomero e Caserta è andato ben oltre pettinando artiste come Sophia Loren e sovrane come la regina Rania di Giordania, contando sulla sua forte determinazione e coraggio e instillando ciò nei giovani perché “Non c'è niente che cambierei” è un libro che guarda al futuro: “Io sono quello che comunque ha creato, ha fatto e che ha detto tante cose adesso è il giunto il momento di aiutare e di dare spazio. Come scrivo alla fine del libro io voglio dare una possibilità a tanti ragazzi che hanno voglia di fare il mio mestiere.

Il mio prossimo progetto è l'apertura di un'Accademia confidando nell'aiuto della Regione e del Comune. Grazie ai sacrifici di mio padre ho avuto la possibilità di studiare alla scuola di Parrucchieri ma c'è gente che oggi non ce la fa e io sono a disposizione per questi ragazzi. Con la mia breve autobiografia ho buttato un piccolo seme. Tra i miei progetti c'è un libro che affronterà in modo completo il tema dellíomosessualità. Vorrei che dalle mie parole passasse il messaggio che bisogna restare umili, con i piedi per terra senza mai perdere la dignità. Adesso devo stendere la mano a chi ne ha bisogno” spiega Campanile, infatti, i ricavati del suo libro andranno a “Insieme si può”, l'associazione di Sarno, che si occupa di bambini affetti da autismo.

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