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L'eroe dimenticato di Napoli: era partenopeo uno dei 20 sopravvissuti di Magellano

Il suo nome e la sua origine sono incisi su diverse targhe dedicate all'impresa portata a termine dal basco Juan Sebastiàn Elcano

L'esploratore portoghese Fernando Magellano è passato alla storia per un viaggio intorno al mondo che non riuscì in realtà mai a portare a termine: era rimasto ucciso in un isolotto delle Filippine nel corso del tragitto. Fu Juan Sebastiàn Elcano di Getaria, una piccola cittadina nei Paesi Baschi, a completare la prima circumnavigazione della Terra ideata dal portoghese.

Da noi è poco conosciuto, in Spagna però è una leggenda. A Siviglia, tre anni dopo la partenza, ritornò solo una delle cinque navi iniziali. Venti sopravvissuti, sui 200 marinai iniziali. Tranne un paio di eccezioni (tra cui Elcano) persone qualunque, delle quali si sa poco o nulla. Tra questi poco o nulla, un nome e la sua città d'origine colpiscono però l'immaginazione: Nicolas (Napoli). Uno di quei venti sopravvissuti – riporta una targa nella Getaria di Elcano – era partenopeo.

Una targa analoga in Andalusia riporta un particolare in più: il nome inciso è "Nicholas il Greco", con la città d’origine riportata che resta immutata, Napoli. Al tempo – erano i primi del 1500 – Napoli era da poco parte dell’impero di Carlo V. La dicitura "Napoli" poteva riferirsi alla città, ma in realtà anche all'intero Viceregno. Non è da escludere quindi che Nicolas fosse calabrese o pugliese, per dire. Eppure, dietro quell'intuizione di Magellano, tra i nomi senza volto che la storia ricorda, c'è anche lui: "Nicolas (Napoli)".

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