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Cultura

Libri, "Massimo Ranieri. Le rose non si usano più"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Jacopo Cirillo Massimo Ranieri. Le rose non si usano più pp. 160 – euro 13,00 – uscita 12 ottobre 2017 collana Incendi – Narrazioni combustibili «È domenica pomeriggio, il sole sta calando e la luce è gialla. Una nonna e un bambino lavano i piatti insieme, senza nemmeno guardarsi, e cantano Massimo Ranieri, come se fosse l’unico modo per dirsi le cose.» Apparentemente, Jacopo Cirillo e Massimo Ranieri non c’entrano nulla l’uno con l’altro per motivi biografici, anagrafici e culturali. Solo apparentemente, però, perché la vita dell’autore è costellata, fin dall’infanzia, da ricordi, storie, commedie e drammi legati indissolubilmente al grande artista napoletano. Con meraviglia, seguendo Cirillo, scopriamo che Massimo Ranieri è un concatenamento: un attore prestato al canto, un ballerino prestato alla recitazione, uno showman prestato al ballo e un cantante prestato allo spettacolo. Indefinibile, perché si sposta continuamente da un’arte all’altra senza risiedervi, è un artista totale, un susseguirsi poliedrico e circolare di performance che coprono tutto lo scibile artistico. Nonostante una vulgata che lo relega spesso a semplice cantante melodico, identificandolo di fatto solo con i suoi due brani più famosi, Rose rosse e Perdere l’amore, Ranieri è riuscito a costruirsi una carriera multiforme e variegata, apprezzata e legittimata dai più grandi protagonisti della cultura artistica del Novecento come Pasolini, Fellini, Strehler e Nureyev. Durante un viaggio immaginario dell’autore in treno da Milano a Roma per incontrarlo – incontro che non verrà mai descritto ma solo prefigurato – si alternano dialoghi tra i passeggeri, riflessioni su Massimo Ranieri e il suo percorso artistico, aneddoti divertenti e poco conosciuti e storie autobiografiche di formazione, che raccontano le tappe principali del rapporto tra l’autore e il suo Incendio. Jacopo Cirillo (1982) è autore e collaboratore di Topolino e ghost writer di Paperinik sul blog ufficiale; nel 2008 ha fondato il sito letterario Finzioni (www.finzionimagazine.it), scrive di libri, pallacanestro e serie tv su diverse testate, organizza eventi culturali a Milano.

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