"La lava dei Vergini": quando nella Sanità ogni pioggia rischiava di trasformarsi in alluvione
Il fenomeno si ripeteva spesso quando le piogge erano intense, soprattutto per un sistema fognario intasato. Dagli anni '60, con il ripristino di un sistema adeguato, "la lava dei Vergini" scomparve
Complice un sistema fognario disastrato (risalente a diversi secoli prima), nel rione Sanità e nel Borgo Vergini si verificava spesso, nei mesi autunnali e invernali, un fenomeno che i residenti chiamavano "la lava dei Vergini". Un'alluvione in piena regola, con una quantità spropositata di detriti che dalla sommità del rione, dalle strade adiacenti Capodimonte, scendevano a valle, in via Foria.
"'A lava, 'a lava": si sentiva gridare nel Borgo dopo una abbondante pioggia. Era la massa di detriti che veniva giù e travolgeva tutto. I residenti dovevano cercare di mettersi al riparo e portare al sicuro quello che avevano in strada. Il fenomeno migliorò negli anni '60, quando al Servizio Fognature del Comune arrivò Guido Martone. Per capire meglio questo singolare fenomeno, Martone chiese ospitalità a una famiglia che abitava un terraneo nel Rione.
"L’acquazzone imperversava sempre più intenso, sentii urlare più volte ‘a lava! ‘a lava!, un grido man mano più vicino mentre venivano calate saracinesche e chiusi in fretta i battenti di negozi, portoni e bassi", scrive Martone. "Davvero impressionante con i chiusini che saltavano, la pavimentazione che si gonfiava ed esplodeva. Il torrente carico di detriti correva trascinando tutto quello che incontrava da via Fontanelle e da via Sanità, dalla zona di San Gennaro dei Poveri, dalle pendici di Capodimonte e da quelle di Materdei, spazzava piazza Vergini e si buttava su via Foria raggiungendo piazza Carlo III e piazza Garibaldi”
Martone decise quindi di rivedere il sistema fognario della zona, che era logoro e ostruito da numerosi detriti. "La lava dei Vergini" rimase così il lontano ricordo di una Napoli che non c'è più. Proprio oggi, 22 ottobre, cade l'anniversario di una di quelle alluvioni, documentata dalle preziose fotografie conservate dall'Archivio Carbone. In foto i residenti che si industriano per porre rimedio ai danni causati dalla "lava" scesa, dopo un'intensa pioggia, il 22 ottobre 1952.