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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Teatro, intervista a Isa Danieli: "Con la pandemia attori dimenticati. Per me ogni spettacolo è come un figlio"

La grande attrice napoletana sarà la protagonista di "Raccontami", spettacolo che apre il cartellone del Teatro CortéSe. Nell'intervista rilasciata a NapoliToday ricorda il grande Eduardo e non manca una stoccata al Governo per aver trascurato la cultura durante la pandemia

Il Teatro CortéSe ha presentato il nuovo cartellone artistico, portato caparbiamente avanti da Anna Sciotti, nonostante la pandemia Covid e senza contributi esterni. Numerose le proposte per la nuova stagione del teatro dei Colli Aminei con la direzione artistica a cura di “Ente Arti Teatro e Musica” e la consulenza di Giuseppe Giorgio. 

Si parte il 27 novembre con l'immensa Isa Danieli impegnata nello spettacolo “Raccontami”. L'attrice, nata e cresciuta nei teatri della sceneggiata napoletana, dove lavoravano la madre e gli zii Di Napoli e protagonista di interpretazioni rimaste nella storia del cinema e del teatro, come "La gatta Cenerentola".

Nell'intervista rilasciata a NapoliToday ha svelato anche alcuni aneddoti su Eduardo De Filippo con cui imbastì una lunga e proficua collaborazione.

Intervista a Isa Danieli

Il Teatro CortéSe riapre con un suo spettacolo...

"Lo riapro io dopo tanto tempo praticamente. Per un teatro tornare a vivere è molto bello". 

La cultura e in particolare il teatro sono stati tra i settori maggiormente penalizzati dalla pandemia Covid. La politica è sembrata quasi disinteressarsi ad un sua celere ripresa. Lei cosa ne pensa al riguardo?

"Non è la prima volta che il teatro viene trascurato. Anche in passato accadeva questo, con Eduardo o con le compagnie più piccoline bisognava sempre sottostare a chi ci comandava per poter avere qualcosa. Non sono rimasta meravigliata. Hanno escluso i teatri e non se ne è parlato più. Gli attori sono stati completamente dimenticati. Soprattutto quelli più giovani hanno sofferto di più. Dopo il Piccolo di Milano dovevo venire a Napoli per altri spettacoli ma poi sono cambiati i direttori dei teatri e c'è stata la pandemia. Non ho praticamente lavorato per quasi due anni. Poi finalmente si sono ricordati quando però era stato riaperto ormai tutto. 'Giacomino e mammà' su cui stavo lavorando era davvero un bellissimo spettacolo e mi è dispiaciuto non andare in scena".

Da un punto di vista personale come ha vissuto la pandemia Covid?

"E' stato proprio un periodo brutto. Sono sempre stata abituata a lavorare. Per me non esistevano vacanze".

Ha lavorato con tutti i più grandi tra registi e attori, ma non posso esimermi dal chiederle del grande Eduardo De Filippo. Ci racconta la storia della lettera con la quale si propose per lavorare nella sua compagnia teatrale e il vostro rapporto?

"Con Eduardo ho imparato tanto. Sonno entrata a 15 anni, ma già avevo esperienza teatrale. Scrissi una lettera per propormi, dicendo che mi sarebbe piaciuto tanto lavorare nella loro compagnia e che ero una giovane attrice. Mi ha chiamato, sono andata e ho debuttato la sera stessa dello spettacolo Napoli milionaria. Sono rimasta quattro anni, poi sono andata via e ritornata, almeno per altre due volte, mi sembrava di non crescere e di fare sempre le stesse parti, piccole cose". 

Eduardo come reagiva quando andava via dalla compagnia?

"Come carattere era quello che era, ma anche io non ero da meno. Non crescevo come attrice per questa ragione dovevo andare via, ma certo imparavo altre cose con lui. Era un maestro straordinario. Anzi devo dire che poi quando venne a vedere 'Gatta Cenerentola' venne in camerino e facemmo pace, mi fece i complimenti e da allora abbiamo creato un nuovo tipo di rapporto. Non lavoravamo più assieme, ma ci sentivamo e ci stimavamo molto. Ho imparato comunque tantissimo devo dire da da Eduardo e da Giorgio Strehler".

C'è un personaggio che ha interpretato al quale è particolarmente legata ed uno che nella sua sterminata carriera vorrebbe che le assegnassero?

"L'unica è Medea, mi è rimasta in 'canna', ma ormai non ho più l'età per farla. Ma altre cose in napoletano mi hanno dato grande soddisfazione ad esempio con Lina Wertmuller. Comunque non avendo avuto figli ogni spettacolo che ho fatto è un figlio mio".

Una curiosità, che ne pensa di Paolo Sorrentino e del grandissimo successo che sta riscuotendo?

"E' molto, molto, bravo. E' un registra straordinario e sono felice del grande successo che sta avendo. L'ultimo film lo andrò a vedere sicuramente, prima che ci chiuderanno di nuovo".

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