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Cultura

Il Settecento musicale Napoletano, intervista al Maestro Enzo Amato

Studioso della scuola napoletana, Enzo Amato ha riportato alla luce capolavori dimenticati e istituito il Festival Internazionale del Settecento musicale Napoletano. “La musica Classica nasce a Napoli e non in Germania. E il '700 partenopeo fu modello anche in Russia”

Ci parli della prossima edizione.
“Il periodo di svolgimento è tra aprile e maggio. Quest'anno, per la prima volta, esporteremo il Festival anche a Ravello Città della musica, con un cartellone ricco di nomi prestigiosi come quello del pianista Bruno Canino e del violoncellista Luca Signorini, oltre che di concerti spettacolari come Mozart alla corte di Pulcinella di Carlo Faiello o la Dirindina di Domenico Scarlatti con La Cappella Reale Napoletana diretta da Ivano Caiazza. Ci sarà anche l’Orchestra da Camera di Napoli da me diretta: eseguiremo lo Stabat Mater di Pergolesi con il soprano Samantha Sapienza, e saremo impegnati in altri concerti tra cui quelli con il sopranista Angelo Giordano, la vincitrice scelta dal pubblico del Concorso Lirico di Ravello il soprano Chiara Polese, e il violista Marco Traverso”.

Tornando ai suoi studi, ha anche scritto il libro La musica del Sole, un successo letto non soltanto da musicisti.
La musica del Sole è il frutto di trent’anni di ricerca sul perché della damnatio memoriae che ha riguardato la Scuola musicale Napoletana. È edito da Controcorrente, importante casa editrice napoletana di cui vorrei ricordare la recente scomparsa del suo responsabile e fondatore, il giornalista Pietro Golia. Si tratta del coronamento di un lavoro che non si è limitato all'esecuzione di splendidi brani dimenticati, ma che è stato anche capillare diffusione delle conoscenze che avevo acquisito. Abbiamo incuriosito un numero sempre maggiore di musicisti e studiosi, con il libro ma anche attraverso piccole ma significative azioni”.

Ad esempio?
“Ad esempio abbiamo invitato il Comune di Napoli a sostituire la musica del proprio centralino - che proponeva la solita Sinfonia di Mozart - con un Concerto del Pergolesi. O la Regione Campania ad inserire nella legge sullo spettacolo una particolare attenzione alla musica Napoletana del Settecento. Soprattutto, siamo riusciti a far nascere interesse nelle istituzioni e nei più giovani, ed abbiamo visto la fioritura di iniziative dedicate e numerosi gruppi anche a livello internazionale che proponevano e propongono la nostra musica Classica”.

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