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Il Commissario Ricciardi, intervista a Maria Vera Ratti (Enrica)|VIDEO

La sua Enrica è tra i personaggi più amati del mondo creato da Maurizio de Giovanni. Tutti tifano per lei e per Ricciardi. Però, nell'ultimo anno la giovane attrice ha mostrato la sua versatilità ne I Bastardi di Pizzoalcone e ne La Vita Bugiarda degli adulti

Questa sera è il grande ritorno su Rai1 de Il Commissario Ricciardi. C’è attesa e aspettativa nel vedere come la televisione continuerà ad affrontare le indagini e le vicende umane del commissario e degli uomini e donne che lo circondano inventati da Maurizio de Giovanni. Quei personaggi che si muovono nella Napoli degli anni ‘30, all’apice del ventennio fascista, sono diventati beniamini prima dei lettori e, ora, dei telespettatori perché ognuno a suo modo sono esemplari, rappresentando una gamma umana con i suoi codici comportamentali e valori ormai rari.

L’universo Ricciardi, come lo definisce Lino Guanciale, unico attore che possiamo immaginare dare corpo, anima e sguardo al commissario, piace per la contaminazione di generi che presenta all’interno di un racconto coinvolgente dove c’è il poliziesco, mystery, uno spruzzo di commedia e il melò. Soprattutto, c’è una grande storia d’amore, quella tra Luigi Alfredo Ricciardi e la timida e dolce Enrica, interpretata da Maria Vera Ratti.

Ricciardi piace alle donne e quest’anno se lo contendono la capricciosa e presuntuosa vamp Livia (Serena Iansiti) e la contessa Bianca Palmieri di Roccaspina (Fiorenza D’Antonio), con cui Ricciardi ha molto da condividere, però il suo cuore batte solo per Enrica.

Sui social c’è una tifoseria per Enrica e Luigi Alfredo, il team Enrica non vede l’ora di vederli insieme sperando che Enrica riesca a sbaragliare il prima possibile le sue rivali e a dissipare i dubbi di Ricciardi, che alla fine della prima stagione abbiamo lasciato quasi pronto a lasciarsi alle spalle le sue esitazioni andando da lei a Ischia, se solo non l’avesse vista in compagnia del suo spasimante tedesco Manfred…

La poliedrica Maria Vera 

Maria Vera Ratti è stata la scelta giusta per dare vista in tv Enrica, quella ragazza che, nonostante la ritrosia di Ricciardi di amare, rappresenta per lui la speranza e l’inevitabile cambiamento, un cambiamento che è soprattutto Enrica vive in questa seconda stagione.

Come ci racconta Maria Vera Ratti, ha una svolta perché Enrica cresce, affronta il mondo.

Com’è cresciuta Enrica, è cresciuta anche Maria Vera in questi ultimi due anni dove ha lavorato su set importanti, collezionando tipologie di donne estremamente diverse dandole l’occasione di dimostrare il suo eclettismo, caratteristica su cui ha indirizzato la sua carriera. Essere poliedrica, per lei, è imprescindibile ed essenziale per fare questo mestiere.

Classe 1994, Maria Vera è una ragazza deliziosa. Ha una grazia naturale, così com’è naturale la sua bellezza, dove non ci sono fronzoli. E’ vera di nome e di fatto, molto schietta anche nel modo di porsi. La vanità non le appartiene.

Quando parla del suo lavoro e delle donne che sta interpretando, le descrive come ragazze che frequenta abitualmente. E’ entrata in ognuna di loro cercando di capirne pregi e difetti, per dare loro un segno che resta sullo schermo.

Si è formata al Centro Sperimentale di Cinematografia, tra i templi di chi vuole fare cinema. Diventare Enrica è stata l’ opportunità, quella con la ‘O’ maiuscola.

Assegnarle il ruolo principale in di una serie tv tratta da una saga letteraria così amata, l’ha fatta fare le ossa portandole poi esperienze anche internazionali come la mini serie Leonardo e l’horror Kill the child, attualmente in post produzione. Soprattutto essere Enrica l’ha fatta approdare in corsa sul set di un’altra amatissima serie sempre ispirata a un altro fortunato ciclo di romanzi scritti da De Giovanni, I Bastardi di Pizzofalcone dove interpreta Elsa, spigolosa vice commissario, una madre single, angraficamente più grande di Maria Vera, una donna con passato tosto che rappresenta un lato cupo e che è ritornata a riprendere i panni nella quarta stagione che andrà in tv nei prossimi mesi. C’ è stato poi Edoardo De Angelis che l’ha voluta per interpretare Giulianella in Sabato, Domenica e Lunedì che lei descrive come un personaggio brioso, un po' infantile, che vive ancora nel suo mondo fatto di sogni, forse più per scoprire che donna vuole diventare. De Angelis però ha puntato su di lei anche per il suo progetto più ambizioso, La vita bugiarda degli adulti, la mini serie targata Netflix dove è sempre una Giuliana, totalmente diversa da quella della commedia di Eduardo De Filippo. La Giuliana descritta dal libro di Elena Ferrante che Maria vera ha divorato è lontana da lei, non la condivide eppure si è approcciata con empatia, cercando di capire i gap di quella ragazza che in quegli anni 90 così vicini all’avanzare del 2000 lei sceglie di affidare la sua sorte a un uomo all’uomo che ama come simbolo di riscatto per uscire dal degrado del rione dov’è cresciuta.

“Qualche anno fa quando ho letto il libro ho subito simpatizzato con Giuliana. Quando però poi ho affrontato la sceneggiatura de La Vita bugiarda degli adulti, ho realizzato che non condivido la sua scelta di vita perché è una persona lontana da se stessa. E’ una ragazza che si fa del male perché ha un’autostima bassissima. E’ l’opposto di Enrica che non si tradisce mai, Giuliana non ha la forza per farlo. Con lei sono andata proprio di empatia. Spero di non aver fatto male” spiega l’attrice.

Per Maria Vera Ratti ci sono dei progetti in cantiere che sono ancora top secret, unica certezza è che dimostrerà la sua versatilità: “ La vita dell’attore non è mai lineare. Chi di noi riesce a lavorare è privilegiato. Anche la carriera più brillante di un attore cela una ‘frustrazione’ perché possono capitare dei progetti in cui si desidererebbe fare un altro tipo di lavoro o un altro tipo di scelta. Io sono felice e mi sento fortunata per i personaggi che mi sono capitati fino ora. Il lavoro che cerco di fare è interpretare essere umani tendenzialmente diversi. A me piace molto trasformarmi, una cosa che sento il bisogno di fare. Se potessi scegliere a me farebbe piacere sempre cambiare per mettere a nudo quello che è essere un essere umano. Non sono un’attrice vanitosa, per me la bellezza nel mio lavoro è quando si riesce a toccare la gente perché si riconosce in te, quando si riesce a essere intimamente umani. Per esempio, Enrica è così.”

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